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Mazzarri: “Cambiasso? Scelta società . Resto, ho un contratto. Ma il rinnovo…”

Eva A. Provenzano

Per fortuna il quinto posto era già stato centrato matematicamente. L’Europa League (il sesto posto) si è decisa all’ultimo secondo: il Torino ha sbagliato un rigore al 92esimo con Cerci e il Parma, grazie ad una doppietta di...

Per fortuna il quinto posto era già stato centrato matematicamente. L'Europa League (il sesto posto) si è decisa all'ultimo secondo: il Torino ha sbagliato un rigore al 92esimo con Cerci e il Parma, grazie ad una doppietta di Amauri, si è conquistato un posto nel preliminare di Coppa tagliando fuori il Milan che ha vinto con il Sassuolo.

L'Inter non vince neanche nell'ultima degli argentini: se ne vanno in lacrime e con una sconfitta, il gol di Andreolli non è bastato, l'ex nerazzurro Obinna fa doppietta e lascia di stucco gli interisti che non riescono neanche a starci male. Si è parlato di passato da azzerare e allora quel momento è arrivato: c'è da ricostruire convinzioni, gioco, testa e squadra. Il quinto posto può solo essere un punto di partenza. La squadra nerazzurra - per dirla alla Kovacic - deve competere per ben altro e deve sempre farlo fino in fondo, partita dopo partita, anche quando conta poco e niente. Si va in vacanza e ci sarà il tempo di fare tutto: adesso è il momento delle analisi.

La fa Walter Mazzarri a fine partita ai microfoni di Sky. Ecco cosa ha detto il mister: 

RIVOLUZIONE - L'allenatore deve fare sempre il massimo per la società in cui lavora. Guardiamo avanti, oggi era una partita in cui avevamo già raggiunto l'obiettivo e volevamo far giocare chi ha giocato meno ed è stato in panchina, una partita così. 

ROSA - Parleremo con la società. Ad ogni partita noi cerchiamo sempre di fare valutazione, anche in queste in cui non contano per la classifica, si vede la personalità. Quando una squadra ha raggiunto l'obiettivo, in un anno così particolare, non è che c'è da prendere troppe informazioni dalla gara di oggi.

ADDII - Cambiasso? Faccio l'allenatore, ha fatto un grande campionato e l'hanno visto tutti. Sono scelte societarie, volevano fare da quest'anno un certo tipo di scelta. E' una scelta che va capita, io ho dimostrato la mia stima per lui, non deve aggiungere altro. 

PERMANENZA - E' giusto che io parli in settimana, durante il campionato devo lavorare e basta e adesso si può parlare di numeri, ci sono cose da dire, con serenità durante l'anno si deve parlare poco e far dare tutto ai giocatori a disposizione. 

PAUSA - Non ho mai cercato contratti, io ho lavorato, devo partire sempre con entusiasmo, ci sono stati momenti di pausa anche al Napoli, bisogna essere chiari in tutto con la società per poi poter partire con entusiasmo, bisogna sempre esserlo, arrivare in ritiro carichi. Il contratto è l'ultima cosa che mi interessa. Parlerò con la società: quello che è successo quest'anno difficilmente capita. Bisogna analizzare tutto e poi ripartire con entusiasmo.

TRANSIZIONE - Cosa fare per ripartire al meglio l'anno prossimo? Il presidente ha parlato chiaro, ha detto che è stato la fine di un ciclo. Comunque quest'anno hanno giocato da professionisti, sono campioni eccezionali, ma erano in scadenza e incosciamente non è facile pensare alle partite, poi c'erano tanti giovani. La gente, vi racconto un aneddoto, quando sono arrivato, ero in giro vicino al Duomo, mi chiedeva di riportare l'Inter in Europa e lo abbiamo fatto. Questa è un'annata positiva se si pensa alla posizione dell'anno scorso, è facile scordarsi certe cose. 

DIRE DI NO - Perché direi di no? Io ho un contratto fino al 2015. L'anno scorso ero in scadenza di contratto e ho portato il Napoli in Champions, non cambierebbe nulla. L'anno prossimo darò il massimo perché questi colori abbiano un miglior rendimento.