primo piano

Mazzarri: “Guarin? mai avuto dubbi. Ai tifosi chiedo…”

E’ un Mazzarri a tutto campo quello intervistato da QS: “Finalmente una vittoria? Ho sempre cercato di tenere la squadra al riparo dalle turbolenze, lavorando e correggendo gli errori ed esortando i ragazzi a pensare solo al campo per cambiare...

Riccardo Fusato

E’ un Mazzarri a tutto campo quello intervistato da QS: “Finalmente una vittoria? Ho sempre cercato di tenere la squadra al riparo dalle turbolenze, lavorando e correggendo gli errori ed esortando i ragazzi a pensare solo al campo per cambiare la tendenza dei risultati. Il Sassuolo è archiviato, ora c’è in testa la Fiorentina. Guarin? I fatti dicono che con me il ragazzo ha sempre giocato anche quando la gente storceva il naso. Poi c’è stato il mercato e io l’ho preservato, ma adesso è ritornato. Ranocchia? Al momento sono scelte tecniche e non lo considero più un giovane ma uno già fatto e pronto. Moratti ha detto che non sarei contento della società?Al di là della battuta ha dato l’idea di essere contento di avermi affidato la squadra. E perché sa davvero come lavoro per la società. Gli striscioni dei tifosi? Mi hanno fatto tanto tanto piacere, anche perché la gente non si è fatta fuorviare dalle critiche che ho ricevuto. Di solito queste cose si capiscono dopo un po’ di tempo, non al primo anno. A loro chiedo pazienza e fiducia, e cercare di trovare entusiasmo anche in un anno particolare come questo. Perché si percepisce che c’è gente che si impegna per tornare vincenti in breve tempo, per fare più calcio propositivo, per dare una mentalità. Pentito dell’Inter? Non mi pento mai quando faccio una scelta. La porto avanti e voglio essere apprezzato per quello che faccio. Se tutti capiscono che faccio il massimo la cosa mi coinvolge di più. Se invece vengo criticato e messo ingiustamente nel calderone ci resto male. Avevo tante richieste, anche dall’estero, e potevo scegliere. Ma quando mi ha chiamato Moratti e detto certe cose sono andato ‘a pelle’. Mi colpirono le sue parole, il suo entusiasmo. Non pensai a nulla, né alla rosa, né al mercato. Dissi vado e basta”.