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Mazzarri: “Inter, sarei voluto arrivare in un altro momento. Il progetto…”

Eva A. Provenzano

I capelli bianchi li ha fatti spuntare persino a Mourinho. L’Inter non è una squadra come le altre e Walter Mazzarri lo ha capito benissimo, ma a lui i capelli bianchi non sono venuti. Il tecnico nerazzurro, intervistato da Sky, ha detto:...

I capelli bianchi li ha fatti spuntare persino a Mourinho. L'Inter non è una squadra come le altre e Walter Mazzarri lo ha capito benissimo, ma a lui i capelli bianchi non sono venuti. Il tecnico nerazzurro, intervistato da Sky, ha detto:

BILANCIO - Ottimo il bilancio dei primi mesi per una serie di motivi. Se poi consideriamo che in Italia si viene valutati solo per i risultati io posso dire che si poteva di fare di meno, anche se guardando la cliassifica si poteva fare di più quanto a punti, potevamo averne qualcuno di più e mi riferisco alle gare casalinghe contro Parma e Sampdoria perché in campo abbiamo visto una buona squadra. Rimpianto? Arrivi all'Inter nel momento più particolare per la società,  con una società che fa un passaggio di proprietà,mi sarebbe piaciuto venire qui in un momento storico diverso. Io posso accettare qualsiasi progetto, basta che c'è certezza, che siamo d'accordo sulle linee programmatiche. Questa è una società affascinante. Se mi sono venuti i capelli bianchi? Rispetto al solito devo dire di no. 

CAMPIONATO STRANIERO - Mi piace il calcio spagnolo, la mentalità che c'è in Spagna, il loro pensare al gioco.

COSA MI ASPETTO - Nella mia vita mi sono sempre dovuto sudare tutto, non è mai stato facile. Ma sono molto soddisfatto ed appagato di quanto ho fatto finora. Spero e credo che il 2014 sia in linea a livello professionale agli altri anni. E mi auguro che il 2014, senza fare reclami, riservi le giuste soddisfazioni agli interisti. Cercheremo di dare il massimo per far sentire i tifosi interisti come ai vecchi tempi, appagati.

COSA SI DEVE FARE - Le potenzialità, il budget e gli altri parametri li sa la società. Io do le mie idee, quelle e l'esperienza ce l'ho, per affrontare ogni programma. Do il meglio di me ai miei giocatori. San Siro è uno stadio particolare e ci sono emozioni come quella nel derby che vale la pena provare, figuriamoci farlo dopo tanta gavetta. Ed è più dopo la partita il momento importante perché pensi che è stato bello averlo vissuto. 

Sta rispondendo ad una domanda su Milito, suona il telefono, è sua moglie: "Rispondete voi", dice a chi ha intorno. Sorride, l'intervista con Nebuloni è finita: "fatto tutto?", chiede. Si alza e corre via. Fermarsi? E che cos'è?