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MAZZARRI: “Pari? Era destino. Juan? Forse meno grave. Vi spiego il labiale…”

Pure il rigore sbagliato. C’è proprio tutto in questa complicata stagione dell’Inter. La formazione di Mazzarri al Meazza non va oltre il pari con il Bologna e sembra una maledizione. Icardi fa una doppietta (il secondo gol è...

Eva A. Provenzano

Pure il rigore sbagliato. C'è proprio tutto in questa complicata stagione dell'Inter. La formazione di Mazzarri al Meazza non va oltre il pari con il Bologna e sembra una maledizione. Icardi fa una doppietta (il secondo gol è bellissimo) ma diventa inutile, Arrivano due gol dei rossoblù su azione e non succedeva da 821 minuti. Quando Palacio va giù in area e l'arbitro fischia il penalty, I tifosi interisti quasi non ci credono, si illudono che quel pallone possa in qualche modo portare i tre punti. Niente da fare. Resta un urlo bloccato in gola. Non ne va mai bene una. Eppure qualche spiegazione ci deve essere. Prova a trovarla il tecnico nerazzurro che arriva in sala stampa e analizza con i giornalisti la partita. Ci siamo anche noi di FCINTER1908.IT e vi riportiamo le sue parole: 

KOVACIC - Gli altri centrocampisti hanno altre caratteristiche. Attacchiamo in tanti e tutti cercano di ripartire e ci sono delle scoperture, è normale che una squadra che vuol vincere gioca sempre con un risultato. Stavo per mettere Zanetti per assestare la squadra e abbiamo preso il pari con Rolando che scivola al centro dell'area e quindi non ho più fatto quel cambio. Noi abbiamo sempre l'obbligo di vincere, Mateo ha fatto la mezza punta di sinistra, poi è andato a fare il mediano con Hernanes ed è entrato Milito. Eravamo offensivi, abbiamo provato a vincerla. E in quel momento in cui ti sbilanci puoi perdere per un contropiede. 

LE NOSTRE DOMANDE - JUAN JESUS - Se è grave? Preferisco aspettare domani gli esami. Magari è meno grave del previsto. IL LABIALE - Perché ho detto 'Sembra lo facciano apposta"? È un modo nostro di dire, anche con Frustalupi, è un modo toscano. Tiravamo e prendevamo sempre loro è in questo senso dicevo sembrava lo stessimo facendo apposta. Loro hanno fatto un tiro che è rimpallato tra tante gambe e alla fine è andato nell'angolino. Era un rammarico del momento, lo dicevo in senso positivo, ci mancherebbe. 

VANNO BENE I TRE PUNTI - Mi accontenterei anche di un gol fortunato. Sono quattro partite che succede di tutto. Mezzo errore lo paghi. Dopo l'esperienza di Livorno viene quasi l'ansia ai ragazzi. Ma anche nel finale con il rigore avevamo il tre a due in mano. Non hai tante spiegazioni logiche da dare quando vedi partite così. A Livorno era stato diverso, avevamo sottovalutato il pericolo. 

SI POTEVA FARE DI PIÙ? - Guardando la classifica? In una gestione così difficile ci sta tutto. Nelle ultime sei magari vinceremo anche una partita senza meritarlo. È vero qualche errore si è fatto, se andiamo ad analizzare certi pareggi potevamo fare più punti se fosse girato meglio tutto. I bilanci però preferisco farli alla fine. 

MOMENTI NO NELLA GARA - A Livorno ci siamo addormentati sul due a zero, la partita sembrava facile e non abbiamo capito il pericolo. Stasera non abbiamo fatto grandi errori, la loro era una ripartenza esterna, non era una ripartenza pericolosa. Anche nell'ultima occasione che abbiamo avuto. Poi non entra è un momento così e bisogna dirlo. Con l'Atalanta è successa la stessa cosa, martedì ripartiamo ma c'è da dire poco altro se non che è un momento. 

PARTITA BUTTATA VIA DA MILITO O SALVATA DA HANDANOVIC - È una partita in cui ti puoi sbilanciare e prendi gol. Era fresco Diego, è entrato, ha battuto tantissimi rigori. Con Palacio, che aveva battuto quello con il Cittadella, hanno deciso così. Era destino che non vincessimo, è un momento così, non c'è un ragionamento logico che si può fare.