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Mazzarri: “Scacciamo i fantasmi, qualità  al servizio della squadra. Se Pereira…”

Alla vigilia di Catania-Inter, Walter Mazzarri ha tenuto la conferenza al centro sportivo di Appiano Gentile.FcInter1908.it vi riporta le parole pronunciate dal mister nerazzurro. -L’atteggiamento di cui hai parlato, vivere alla giornata,...

Simona Castellano

Alla vigilia di Catania-Inter, Walter Mazzarri ha tenuto la conferenza al centro sportivo di Appiano Gentile.FcInter1908.it vi riporta le parole pronunciate dal mister nerazzurro.-L'atteggiamento di cui hai parlato, vivere alla giornata, deve valere per tutta la stagione o solo fino a gennaio?Non intendevo questo: si vive domenica dopo domenica per avere il meglio da noi stessi. Partita dopo partita i ragazzi devono pensare solo a mettere in difficoltà gli altri. Alla fine si tireranno le somme. Se si dovesse fare qualcosa oltre le aspettative del momento nessuno si nasconderà. Bisogna far parlare il campo, come ha detto anche Ranocchia. Un mezzo bilancio si farà quando le avremo icontrate tutte, vedremo dove siamo e faremo delle considerazioni che comunque non saranno definitive. Nella mia carriera il girone di andata è sempre stato inferiore a quello di ritorno. Ogni storia è diversa dall'altra, vedremo.-Differenze tra Genoa e Catania?Voglio vedere la personalità, perché tra fuori casa e in casa non deve esserci differenza. Una squadra che vuole diventare grande deve pensarla così. Probabilmente la squadra di casa, con il pubblico che spingerà di più, sarà portata a fare maggiore pressing. Io preparo tutto per noi stessi. Ecco perché per far conoscere il mio calcio ci vuole tempo. La lettura della gara è un salto di qualità. In casa col Genoa dicevo di stare calmi, per non farli prendere dall'euforia. Ci vuole tempo per assimilare il gioco. Comunque vedo queste squadre molto simili, il Catania attaccherà, ma bisognerà vedere cosa faremo noi. -Cambi?Io due anni fa ero tra chi voleva aumentare il numero della panchina. A volte si hanno dei giovani in panchina che possono esordire. A Napoli ho fatto esordire Insigne ad esempio. Avendo la panchina lunga perché non mettere un cambio in più? Sarebbe un'arma in più per l'allenatore e giocherebbe anche chi generalmente gioca di meno.-Quando potrà avvenire il salto di qualità?Vorrei avere la palla per 90' e attaccare sempre, ma bisogna vedere quanto la qualità può incidere. Ma si valuta giorno per giorno. Mi piacerebbe imporre il gioco, ma devo capire quanto questo paga. A volte però le squadre hanno qualche fantasma da togliersi rispetto all'anno precedente.-L'Inter si è rinforzata?Nel calcio si fanno giorno dopo giorno le cose. Noi in questo momento, in questa fase particolare della società, dobbiamo pensarla così. Questa è la filosofia della società. A San Siro si è visto un bellissimo clima. I tifosi sono stati vicino ai ragazzi. Dobbiamo andare dritti sulla nostra strada, tutti quelli della società Inter devono pensarla così e in questo modo ci leveremo delle soddisfazioni.-Campo?Io guardo anche se un giocatore scivola in mezzo al campo, nel campo guardiamo tutto. Il calcio deve avvicinarsi alla scienza. Solo in questo senso abbiamo chiesto di provare il campo. Vedremo se ce lo daranno ancora.-Pereira?Lunedì chiude il mercato, io non vedo l'ora che chiuda. Ho sempre parlato con i ragazzi in un certo modo: quando si è qua si pensa solo a giocare. Io voglio che non si parli troppo di mercato, bisogna pensare a vincere le partite. Alla fine si vedrà. Pereira è tornato tardi dalla nazionale, ho visto meglio Jonathan. Probabilmente rigiocherà a Catania perché sta facendo bene. Se poi Pereira farà bene magari giocherà lui. Non sta fuori perché è sul mercato. Ci sono anche giocatori che devono andare in panchina.

-Sostituzioni?Sapevo come il Genoa avrebbe condotto la partita, si fanno tante considerazioni quando si prepara una partita. Si può cnhe pensare che non è faile sbloccare subito una partita. Nel Secondo tempo si mettono forze fresche. Quelli che hanno giocato prima hanno sfiancato il Genoa. Quando anche loro erano stanchi ho messo tre forze fresche. Questa volta è andata così. Tre cambi io li faccio sempre, farei anche il quarto se ci fosse. Col calcio intenso che io chiedo, con le partite lunghe, si potrebbero anche aumentare i cambi. I tre cambi sono necessari, possono aiutare a portare una vittoria invece di un pareggio.-Mercato?Non parlo.-Quanto ci metterà la squadra a metabolizzare il sistema di gioco?Non è solo il numero degli attaccanti che fa una squadra offensiva, ma dalle caratteristiche. Alvarez era considerato una seconda punta, non una mezz'ala. I due gol sono venuti dagli esterni, ecco perché non sono terzini aggiunti. Abbiamo creato tante situazioni pericolosi, poi non le abbiamo sfruttate. La squadra va valutata così. Il resto mi ineteressa relativamente. L'allenatore deve trasmettere alla squadra le idee, deve far capire che sono quelle giuste. Dopo il gol si sono viste le azioni veloci che piacciono a me, contro il Genoa. SI è visto il calcio vivace che hanno avuto sempre le mie squadre. I ragazzi erano andati in vantaggio e non avevano la paura di far gol e subirne. -Jonathan?Troppo presto per parlarne. Attraverso il miglioramento dei giocatori, migliora anche la squadra. SOno contento delle risposte che mi stanno dando, ma i bilanci vanno fatti dopo. Zuniga ad esempio per un anno è stato contestato e ci ha messo un poco a diventare quello che è, poi ha dimostrato con continuità di essere bravo.-Catania pericoloso sulle fasce?Gli altri devono preoccuparsi di noi, dobbiamo crescere in autostima, non dobbiamo prendere scoperture. I ragazzi sulle fasce sono bravi e spingono, ma i nostri dovranno essere pronti ad affrontarli.-Milito?L'ho visto crescere, lo vedo più convinto. Va in primavera per dimenticare l'infortunio. Deve alzare i ritmi, mettere minuti, sa quello che voglio dagli attaccanti e cercherà di fare con la primavera quello che chiediamo ai centravanti. -Importante vincere domani?La squadra deve togliersi i retaggi dell'anno scorso. Magari alla prima occasione prima con un contropiede si prendeva gol. Invece siamo sicuri di attaccare, ma senza perdere sulle scoperture, sul contropiede. Questa squadra non deve sentirsi addosso questa sensazione, deve fare tranquillamente il suo gioco. Spero che domani questa squadra continui il processo di crescita.-Esterni?Ho visto una crescita. Nel ritiro spingevano poco, erano timorosi. Ora Spingono di più, sono più decisivi. Iniziano a crederci e vanno anche a chiudere in porta. Li voglio ancora più convinti quando devono puntare l'uomo. Ho visto grande passi avanti dalla tournée americana. Già domani sono sicuro di vedere se ci sono passi avanti da un punto di vista della convinzione.-Kovacic?In settimana ha fatto un lavoro differenziato per aumentare il minutaggio. Per entrare in forma c'è bisogno di un po' di tempo. Non so se lo impiegherò dall'inizio o con una staffetta, sapendo che un giocatore come lui può essermi utile anche all'ultimo. Non ha ancora fatto campionati a livelli altissimi, quindi deve crescere. Vorrei che si esprimesse per la sua qualità in una certa zona del campo. Un po' più avanti rispetto allo scorso anno, magari sulla trequarti. Nel futuro vorrei vedere se si esprimerà meglio da trequartista, da mezz'ala offensiva. -Che tipo di approccio deve avere l'Inter alla partita?Il Catania cerca di portare dalla sua parte tutta la positività, può sfruttare l'ambiente caldo che c'è e va benissimo. Noi dobbiamo fare la nostra partita, contro una squadra che gioca bene a calcio. Sono anche stati sfortunati. A Firenze è difficile giocare, lo sappiamo. I ragazzi però da martedì si sono presentati bene, nel modo giusto, per fare una grande partita dal punto di vista tattico.