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Ne deludente pareggio di ieri contro la Sampdoria bisogna vedere al di là del naso e fare delle considerazioni. Mazzarri sta facendo miracoli, prendendo una squadra allo sbando e dandogli in poco più di tre mese una sua nuova idendità. Il suo 3-5-1-1 che in fase di possesso diventa 3-4-2-1, ha dato, per esempio, ad Alvarez una nuova vita e Palacio unica punta sta facendo bene.
Ieri semmai sono riemersi quei difetti di mentalità e di atteggiamento. Due i problemi emersi da allarme rosso: il primo la Samp ha primeggiato per possesso palla (55,3 per cento contro 44,7 per cento) e per vantaggio territoriale (52,3 per cento contro 47,7 per cento). In parole povere i due indicatori dicono che la sceneggiatura della partita l’ha scritta la formazione di Mihajlovic: non è accettabile che una squadra con le ambizioni dell’Inter si faccia mettere i piedi in testa dalla penultima in classifica. Mazzarri è alle prese con una fase di transizione. Ha restituito un alfabeto a un gruppo che non sapeva più né leggere né scrivere. Ora viene il difficile, bisogna comporre il tema, farsi venire delle idee e non cedere al panico del foglio bianco.
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