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Mazzarri: “Vidic scelta condivisa. Giovani? C’è un grande equivoco. Gli obiettivi…”

Tra i vari temi toccati da Walter Mazzarri nell’intervista rilasciata ai colleghi de La Stampa, c’è anche il mercato. Si parte ovviamente dall’acquisto, già annunciato, di Nemanja Vidic: “È una scelta condivisa come...

Daniele Vitiello

Tra i vari temi toccati da Walter Mazzarri nell'intervista rilasciata ai colleghi de La Stampa, c'è anche il mercato. Si parte ovviamente dall'acquisto, già annunciato, di Nemanja Vidic: "È una scelta condivisa come tutte le altre. Mix di giovani e vecchi nella nuova Inter? Per tornare in Champions bisogna fare qualcosa di più. Con una consapevolezza: chi è arrivato nelle prime posizioni fino ad oggi ha schierato pochissimi giovani. Pogba all’inizio faceva panchina, nella Juventus è l’unico che è esploso".

Sui giovani: "Ci sono giovani e giovani...Cavani prima di Napoli aveva già giocato nel Palermo, altri invece spuntano dalle giovanili. Il grande equivoco è questo. Alla Reggina ho valorizzato tanti ragazzi, ma lì mi chiedevano la salvezza. Non si possono avere capre e cavoli".

L'Inter è in piena zona Europa League, ma Mazzarri evita proclami: "Non faccio mai promesse e neppure previsioni".

Si passa poi alle questioni che vanno al di là del campo di gioco: "Famiglia lontana? Quando metti il sedere sulla brace e parti con la valigetta per cercare il lavoro hai delle responsabilità e devi pensare al peggio. Già all’inizio della mia carriera non ho voluto portare mio figlio Gabriele con me perché volevo che avesse delle radici solide. È vero, ho perso tanti anni della sua crescita ma almeno non ha fatto il pendolare. Io uomo immagine? "Avessi tempo….A Napoli mi è capitato, per registrare un pezzettino sono serviti 64 ciak. Anche da attore resto un pignolo. Di notte chi lavora con me deve avere il cellulare sempre acceso, mi vengono delle idee e mando sms".