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Mazzarri: “Vucinic? La società  darà  delle risposte. Arbitri, Icardi e Thohir…”

Al termine della frenetica giornata, che, tuttavia, non ha portato alcun risultato ufficiale inerente allo scambio Guarin-Vucinic fra Inter e Juventus, Walter Mazzarri ha incontrato i colleghi di TikiTaka per analizzare il momento generale della...

Daniele Vitiello

Al termine della frenetica giornata, che, tuttavia, non ha portato alcun risultato ufficiale inerente allo scambio Guarin-Vucinic fra Inter e Juventus, Walter Mazzarri ha incontrato i colleghi di TikiTaka per analizzare il momento generale della società nerazzurra. Noi di FcInter1908.it vi riportiamo le dichiarazioni integrali del tecnico di San Vincenzo: “Sportivamente parlando il mio morale non è tanto buono, quando si perde noi allenatori non siamo mai felici. Quando siamo partiti sapevo che poteva essere difficile allenare un club come l’Inter, specialmente con i presupposti di questa estate. Invece siamo partiti benissimo, anche oltre le aspettative, poi c’è stata una flessione da qualche tempo a questa parte: per colpe nostre, per meriti degli avversari che hanno imparato a conoscerci e affrontarci e anche per via di un po’ di sfortuna e l'esempio è la partita di ieri. Jonathan e Palacio in altre circostanze avrebbero fatto gol. La vita è fatta di momenti positivi e negativi e anche il calcio è così".

CARRIERA - "Ho vissuto tanti momenti belli, condivisi anche a Reggio con Rolando Bianchi che per me fu una grande soddisfazione. Lo volle il City e facemmo una grande plusvalenza. Questi successi si notano meno quando li fai in un club di minore risonanza, ma sono comunque molto importanti".

RICOSTRUZIONE - "Chi mi conosce sa bene che sono nel mirino da quando ho iniziato a fare l'allenatore. Finora mi è andata bene e continuerò a fare così fin quando vorrò fare l'allenatore. Di quello che c'è intorno mi interessa poco. Momento più brutto? Momenti difficili ne ho avuti tanti. La gente ha capito il momento ed è possibile che anche una squadra come l'Inter possa avere un periodo più difficile. Dopo tutto siamo sempre quinti, davanti a squadre come il Milan e la Lazio che avevano una struttura di squadra già consolidata dalla stagione scorsa. Alcune cose valutate in un certo modo, possono far passare quest'anno in maniera positiva. I bilanci vanno fatti a fine anno".

VUCINIC - “Parlo solo dei giocatori dell’Inter: è un mese che si dice di tutto a proposito di mercato, non vorrei che una delle cause della flessione che stiamo vivendo sia proprio questo parlare. La squadra ha bisogno di rimanere concentrata sul campo. Tutto il parlare intorno può creare anche questo. L'ho detto in tutte le conferenze stampa, è giusto che il presidente ed il direttore sportivo diano queste riposte”.

ARBITRI: “Da un paio di settimane abbiamo deciso di smettere di parlare degli arbitri perché poi si corre il rischio di diventare stucchevoli: Sappiamo che siamo interessati in quello che vediamo. Certo, ci sono dei fatti oggettivi che ovviamente seguiamo, ma poi si scatenano dei discorsi che mettono in ulteriore difficoltà anche la stessa classe arbitrale e bisogna smetterla ad un certo punto. Noi dobbiamo pensare alle partite, poi un bilancio, anche da questo punto di vista, lo faremo solo a fine stagione”.

DIRIGENZA LONTANA - “Ma non credo che questo abbia influito nella nostra flessione. Non vedo una grande necessità che Thohir venga qui: abbiamo Branca, Ausilio, Cordoba e tante persone della società che stanno dietro a questo gruppo, da quando c'era Moratti. Poi la presenza del Presidente, soprattutto in momenti di difficoltà come questo, dove ci sono tanti attacchi, fa piacere, ma non deve diventare un problema qualora non accadesse.  Io non mi sento solo, il supporto c’è, poi se per solo intendete la non possibilità di fare le stesse operazioni che l’Inter faceva nel passato è un altro discorso. Ma finora sia Thohir sia Moratti e altri componenti della dirigenza hanno mostrato di avere fiducia nel mio lavoro, anche in ottica futura. Già il fatto che il cambio di società sia avvenuto a stagione in corso fa capire che naturalmente delle difficoltà ci sono state. Io ho firmato sapendo che c’era Moratti. Forse il cambio ha dato uno scossone alla squadra, ha fatto distogliere l'attenzione dall'aspetto prettamente calcistico e chi fa calcio sa che queste situazioni sono difficili da gestire. Noi però dobbiamo continuare a lavorare: dobbiamo dare una svolta con una vittoria e tutto si risolverà prima possibile”.

D'AMBROSIO - "Bianchi dice che è pronto per l'Inter? Mi fido di Rolando, ma non voglio parlarne. E' un altro giocatore che non è dell'Inter in questo momento".

ICARDI - "Già l'anno scorso si vedevano le sue qualità, ma il problema è che quest'anno non l'ho mai avuto a disposizione per più di due settimane e per dargli almeno settanta minuti nelle gambe".

NAPOLI - “La scelta di lasciare Napoli e quella di andare all’Inter sono maturate in momenti diversi: ho deciso di lasciare il Napoli prima di decidere quale sarebbe stata la mia successiva destinazione, ma di Napoli ricordo tutto con piacere. Sono stati quattro anni indimenticabili. Napoli era casa mia. Mi manca Cannavaro? No...(sorride ndr)".

MILAN - "Seedorf è un campione, già da calciatore si vedeva avesse grande personalità: sono convinto che possa fare bene anche da allenatore. Deve fare vedere le potenzialità che tanti gli riconoscono”.