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Mazzarri:”Non sono uno che si arrende. Quando alla Reggina…”

Riccardo Fusato

Interessante intervista della Gazzetta dello Sport al tecnico dell’Inter Walter Mazzarri. Tanti i temi toccati , anche in riferimento al libro appena pubblicato:” Io sono triste e mi abbatto? guardi in questi giorni ho riletto il...

Interessante intervista della Gazzetta dello Sport al tecnico dell'Inter Walter Mazzarri. Tanti i temi toccati , anche in riferimento al libro appena pubblicato:" Io sono triste e mi abbatto? guardi in questi giorni ho riletto il capitolo del libro che parla del suo trascorso alla Primavera, na stagione squarciata dalla tragica morte di Niccolò Galli e dal grave incidente che portò su una sedia a rotelle Enrico Spanarello, un altro suo giocatore. Per l’unica volta nella mia vita ho pensato di smettere, di abbandonare il mondo del calcio. Non me ne fregava più niente Di sicuro, in confronto a quello che ho passato, le cose successe nell’ultimo mese sono nulla. Ma secondo lei sono uno che si butta giù? Sono incompreso? Perché a volte mi pare di parlare nel deserto, e non mi riferisco all’Inter. E perché a volte, le situazioni che mi riguardano, non vengono valutate per come sono davvero. E qui ci può stare l’Inter: ancora ho il dubbio che non si siano capite fino in fondo le difficoltà di una stagione anomala come questa. Cerco sempre di fare il meglio per il gruppo; Diventata pubblica la sentenza con la penalizzazione per la Reggina, eravamo a Crotone, ho riunito la squadra, ho fatto sedere i giocatori per terra sul campo di allenamento e mi sono imbufalito così: “Da oggi non tollero che nello spogliatoio si parli di questa situazione. Da oggi non ci chiamiamo Reggina, non ci chiamiamo in nessun modo. Se ho pensato di farlo anche con l'Inter? Certi input psicologici sono fondamentali: ci ho pensato, ma poi ho fatto altre cose e altre ancora credo di averne in tasca. Spero di poterle raccontare un giorno come strategie indovinate"