Sandro Mazzola si è espresso in merito alla "grana" Lautaro Martinez, in casa Inter e lo ha fatto in una lunga chiacchierata con Sport-lab.it: “Sì, penso che alla fine resterà. Anche perché se l’Inter lo dovesse cedere significherebbe che ha bisogno di soldi e questo sarebbe un errore madornale”.
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Mazzola: “Lautaro? L’Inter non deve fare un errore. A CR7 dissi di venire a Milano e lui…”
L'ex attaccante nerazzurro ai microfoni di Sport-lab.it
Un ricordo della vecchia Inter, il rapporto tra Angelo Moratti e il capitano Armando Picchi? “Era un rapporto tutto difficile. Armando era quello che andava a trattare i premi con l’Inter, ma spesso noi non eravamo d’accordo. Andare alla sede dell’Inter non era facile, ma insieme a lui andavamo tutti noi ad aspettare sotto il palazzo per vedere se era uscito oppure no. Una volta fuori gli chiedevamo se avesse portato avanti il discorso dei soldi, ma non ci riusciva mai perché Angelo era duro da battere”.
Chi vince la finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli? “Ma le pare che io possa rispondere Juventus? (ride ndr). Io dico Napoli, anche se bisogna dire che la Juventus è molto forte. Tuttavia essere interista significa essere prima contro la Juve, poi interista (ride ndr)”.
Un giocatore che assomiglia a Mazzola? “Sta nella Juventus ma non faccio il nome. Potrebbe essere Dybala (ride ndr). Mi piace molto”
Chi vince il campionato? “Mi viene da dire una cosa ma non posso dirla. E se lo vincesse l’Inter? Penso sia meglio essere in ritardo di qualche punto che non proprio là davanti. Avrà meno pressioni e meno pensieri per la testa. La Juve vince la Champions League? Mi vuoi far toccare? Scherzi a parte, non lo so. Non posso saperlo”.
Un aneddoto su Cristiano Ronaldo:"L'avevo visto ed ero incredulo. Ero andato a vedere un giocatore del Portogallo ma poi ho visto lui. Prima della gara dei lusitani c'era la sfida delle riserve. Io vedo Cristiano Ronaldo, che all'epoca era giovanissimo, e rimasi folgorato. Dissi a un agente che stava lì se ci potevo parlare e riuscii a parlarci. A fine gara ci presentiamo, lui mi saluta e gli dico: 'Senti, verresti a Milano a giocare?'. Lui mi fa: 'Non lo so, vediamo'. Il giorno dopo l'ho richiamato, ma non mi ha risposto".
(SportLabLive)
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