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«Basta tirarlo in ballo. Non c'entra niente, faceva quello che si poteva fare». Così, intervenendo alla presentazione del libro 'Inter la dinastia. I Moratti da Herrera a Mourinhò, Sandro Mazzola, bandiera della grande Inter, commenta la nuova esplosione di Calciopoli, difendendo l'ex terzino dell'Inter e della Nazionale, Giacinto Facchetti. «All'inizio faceva colpo tirare fuori il suo nome. Ma basta tirarlo in ballo, faceva quello che si poteva fare e lui - ha proseguito riferendosi alla schede telefoniche estere emerse nel primo stralcio di calciopoli a carico di Luciano Moggi - di schede non ne ha date». Sempre in tema di calciopoli, Mazzola ha poi aggiunto che «magari tra cinque anni ne avremo delle altre e saremo qui a parlarne. Credo che il discorso sia chiuso, non so se bene o male, ma - ha argomentato ancora - mi sembra strano che arrivino così a scoppio ritardato certe cose». A chi gli chiedeva un commento sul comunicato della Juventus in cui viene chiesta parità di trattamento, Mazzola si è limitato a replicare che «alla Juve non si risponde. Non c'è bisogno di rispondere». A giudizio di Mazzola, infine, forse «bisognava cominciare da prima di quegli anni, andare a vedere cosa era successo prima, facciamo fine anni '90 e vediamo un pò cosa succede. Stiamo calmi tutti», ha chiosato. Pensa alla scudetto non vinto da Simoni? Gli è stato chiesto. «Si» è stata la risposta
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