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Il comitato Sì Meazza ha raccolto in poco tempo circa un centinaio di adesioni. Davanti alla prospettiva di demolire il Meazza, in tanti hanno deciso di dire no con fermezza. "Da Milly Moratti a Claudio Trotta, il promoter dei grandi eventi rock. Dall’ex prefetto Bruno Ferrante all’avvocato Felice Besostri, dall’impresario teatrale Gianmario Longoni all’ex numero uno di Atm Bruno Rota. Il comitato Sì Meazza ha raccolto in pochi giorni un centinaio di adesioni eccellenti", sottolinea il Corriere della Sera.
"Nomi noti della società civile e della politica. Profili diversissimi ma uniti nella difesa del vecchio San Siro. «Per la salvaguardia e l’eventuale ammodernamento del Meazza, per recuperare a verde l’immensa distesa di cemento attorno alla stadio, per riqualificare l’ambiente urbano peraltro già interessato da altre operazioni immobiliari», si legge nel manifesto del neonato comitato. «Ci auguriamo che il sindaco e la giunta portino rapidamente in Consiglio le motivazioni alla base della dichiarazione di pubblico interesse. Perché non c’è uno studio di fattibilità, non è definito il progetto e non c’è soprattutto una motivazione, come prevederebbe la legge, sulla rinuncia al recupero dello stadio esistente. La legge infatti stabilisce che “il pubblico interesse è dichiarato sulla base di uno studio di fattibilità che motivi l’eventuale mancato rispetto della priorità, ovvero il recupero degli impianti esistenti”»".
"Un «movimento che non opera contro qualcosa», assicurano i promotori, ma che intanto non risparmia stoccate al sindaco: «Nel programma elettorale di Sala non si fa mai accenno alla vicenda dello stadio, pur affrontando vari temi di urbanistica». Il comitato non esclude ovviamente l’ipotesi di un referendum contro la demolizione del vecchio impianto".
(Corriere della Sera)
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