Ne è tornato a parlare oggi anche Cottarelli. Ed Enrico Mentana riapre il dibattito sull'azionariato popolare per l'Inter, la squadra di cui lui è tifoso. Il giornalista, in un lungo post su Facebook ha illustrato la sua idea in merito
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Mentana: “Inter, i tifosi si propongano come partner di minoranza. Gli Zhang lontani e…”
Il giornalista ha parlato nuovamente dell'idea di azionariato popolare proponendo ai sostenitori interisti di proporsi come soci di minoranza del club
«C'è la possibilità di un azionariato popolare per l'Inter? Certo. C'è la possibilità di un percorso che porti alla quotazione in borsa? Certo. Ci sono capitali adeguati? Certo. In questi tre anni (da quando lanciai la proposta) migliaia di persone si sono fatte avanti. Non è una colletta, non è una raccolta di beneficenza. Si tratta di comprare ciascuno un pezzetto di società, che un giorno diventerà un pacchetto di azioni. Né un regalo né un investimento», ha spiegato.
«Facile? No. Chi prende la proprietà di una società difficilmente la condivide. Figuriamoci chi vive a diecimila kilometri di distanza, e non sente su di sé il respiro di una tifoseria lontana. Gli Zhang hanno fatto molto per l'Inter, è giusto essere grati per uno scudetto che appartiene in parte cospicua a loro, sostenitori del progetto di Conte e Marotta. Ma la società nerazzurra è qualcosa di lontanissimo dal loro core business e dai loro interessi e vincoli», ha aggiunto nella sera in cui è arrivato l'annuncio dell'addio a Conte, il principale fautore dell'ultimo scudetto nerazzurro.
«Non c'è tifoso che non sappia cosa è successo all'altra società di calcio di loro proprietà, lo Jiangsu Suning. Otto mesi fa - ha aggiunto ancora - vinse lo scudetto cinese, due mesi fa è stata sciolta, da un giorno all'altro, senza più pagare nessun contratto. Anche per questo è giusto che la tifoseria nerazzurra si tuteli, proponendosi intanto come partner di minoranza nella proprietà. Anche per scongiurare il rischio che uno starnuto a Nanchino diventi uragano a Milano. Come è già successo e sta succedendo in queste ore».
«I tifosi dell'Inter sono tanti, il pubblico pagante più forte d'Italia in tutti gli scorsi anni prima che la pandemia svuotasse gli stadi. Possono diventare i protagonisti del primo esempio italiano di azionariato popolare. Perché non provarci?», ha concluso.
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