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Massimo Moratti ha deciso di riprendersi l’Inter. La decisione di tornare in prima persona ad occuparsi della società è maturata anche a causa dei mancati successi della scorsa stagione. Dal mercato, al progetto stadio per finire alla gestione del club. La mancanza di un trofeo dopo sette anni di trionfi, Moratti h adeciso dunque di riprendersi la sua creatura.
Le prime avvisaglie di questo cambiamento si erano già intuite a marzo, con la scelta fatta direttamente dal presidente nerazzurro di puntare su Stramaccioni, ed a fine maggio è stato ancora lui a fargli firmare un contratto triennale, in modo che la posizione del tecnico esca rafforzata all’interno dello spogliatoio.
In pratica gli ha consegnato l’Inter dandogli carta bianca, che dai tempi di Mourinho non era più successo. Poi il mercato. Moratti ha parlato direttamente con De Laurentis per il capitolo Lavezzi e la cessione di Pandev, mentre con Preziosi ha bruciato la concorrenza della Roma per Palacio, ha trattato lo scambio Longo-Kucka e si era/è messo in una posizione di forza per Destro .Con Zamparini invece ha discusso di Silvestre, papabile nerazzurro in caso di contemporanea partenza di Lucio e Ranocchia.
Branca e Ausilio, nel frattempo continuano il loro lavoro, ma a differenza del passato curano solo i dettagli delle operazioni per chiuderle, al resto ci pensa Moratti. Tutto questo interesse del numero uno nerazzurro fa tornare alla mente il grande scambio architettato nell'estate 2009 con Laporta quando cedette Ibrahimovic al Barcellona in cambio di Eto'o e oltre 40 milioni. Al momento si è preso una pausa in attesa di ricevere liquidità da qualche cessione, ma è facile pensare che sia pronto a ripartire e a investire ancora.
Ma non finisce qui; Moratti ha deciso di rompere gli indugi per la costruzione del nuovo stadio. In prima persona è volato in Cina insieme al figlio (e primo consigliere) Angelomario e ha allacciato contatti con una delle più importanti società mondiali che realizzano grandi opere, la China Railway Construction Corporation. Con ogni probabilità sarà il colosso cinese a modellare la nuova casa nerazzurra. Dove? Moratti e il figlio stanno valutando varie aree: Gratosoglio è una delle opzioni più calde, ma recentemente èspuntata fuori anche la soluzione Melegnano.
Per finire è stato lo stesso Moratti a volere Fassone per riorganizzare la società e renderla il massimo in ogni settore. Anche qui, all’ex Napoli ha concesso carta bianca, perché lo ritiene uomo esperto e l’ideale per fare il salto di qualità. I primi risultati del lavoro di Fassone si stanno già vedendo con l’ingresso dalla Sampdoria del segretario Umberto Marino. Non sarà l'ultimo «acquisto» anche perché qualche altro movimento in società è tutt'altro che da escludere. Confermato l'ingresso nei quadri dirigenziali di Cordoba: sarà ilpunto di raccordo tra la società e la squadra e lavorerà a contatto con i giocatori ad Appiano Gentile, dove è in fase di allestimento il suo ufficio. Per il colombiano Moratti nutre grande affetto ed è stato lui a volerlo in questo ruolo strategico, ideale per trasmettere a tutti il dna nerazzurro.
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