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Repubblica – Messi, futuro in 10 giorni. Inter idea pazza, ma non impossibile: ecco perchè

Rimangono dubbi sul futuro al Barcellona del fuoriclasse argentino

Fabio Alampi

In casa Barcellona continua a tener banco il destino di Lionel Messi. Secondo Repubblica, il futuro del fuoriclasse argentino si deciderà in poco più di una settimana: "Dieci giorni, oggi compreso, per convincere Messi a restare. Questo l'obiettivo che ha dato a se stesso e al club Josep Bartomeu, presidente del Barcellona. A colloquio con il nuovo allenatore, Ronald Koeman, la Pulce avrebbe così riassunto il proprio stato d'animo, dopo l'8-2 subito in Champions dal Barcellona: «Mi vedo più fuori che dentro il Barcellona». Ma il presidente, che tre giorni fa si diceva sicuro che «l'era di Messi continuerà», è convinto di potere restituire fiducia al suo campione. Il limite è il 31 agosto, quando cominceranno gli allenamenti".

LE CIFRE DELL'AFFARE - "Fino a fine agosto, quindi, l'unico modo per portare via la Pulce è pagare i 700 milioni di clausola. Ma se alla ripresa degli allenamenti Messi non dovesse aver ritrovato entusiasmo, il club blaugrana potrebbe valutare offerte intorno ai 200 milioni. Una cifra che in Europa spaventa quasi tutti, a cui bisognerebbe aggiungere i 100 milioni abbondanti dell'ingaggio lordo del giocatore. In testa c'è il Psg, che per una stagione potrebbe schierare l'attacco stellare Neymar, Messi, Mbappé, poi destinato con ogni probabilità a trasferirsi al Real Madrid nel 2021. Le altre pretendenti sono il Manchester City di Pep Guardiola, sorvegliato speciale dalla Uefa per il financial fairplay, e l'Inter degli Zhang, che sognano la pulce dal 2016".

INTER, PERCHE' SI' - "Per l'Inter, Leo resta una pazza idea. Tanto l'ad Beppe Marotta quanto Antonio Conte assicurano che il suo arrivo sia un'ipotesi «da fantacalcio». Ma diversi elementi tengono accesa la speranza dei tifosi nerazzurri. Anzitutto il fatto che i Messi, padre e figlio, abbiano preso due case a Milano e che Jorge abbia trasferito in Italia le sue attività di rappresentanza di Leo, sfruttando i benefici fiscali previsti del decreto Crescita. Lo stesso decreto consentirebbe ai club italiani di abbattere a 70 milioni circa il costo lordo annuo dell'ingaggio".

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