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Il record dopo la salvezza. Sinisa Mihajlovic non si accontenta mai. Raggiunta in anticipo la permanenza in A, il tecnico del Catania punta a coronare la splendida risalita dei rossazzurri nel girone di ritorno con un successo contro il Genoa, necessario per giungere a 45 punti, quota mai toccata dagli etnei nel massimo campionato. «Vorrei chiudere la stagione in bellezza con il primato di punti - conferma l'allenatore serbo - un traguardo che qualche mese fa neppure il tifoso più ottimista avrebbe potuto ipotizzare. È un obiettivo al quale tengo molto e lo stesso vale per i ragazzi, che si sono allenati bene in settimana. L'impegno profuso dal gruppo in questi giorni mi fa dire che contro il Genoa vinceremo».
Accostato a molte società, ma vincolato per un altro anno ai rossazzurri, Mihajlovic esclude un futuro analogo a quello del suo predecessore Zenga: «Non ho nulla contro i rosanero, ma non potrei mai andare a Palermo dopo aver allenato il Catania, neppure tra 15 anni e anche a costo di morire di fame. E lo stesso discorso vale per il Milan. Ho dei principi precisi, basati sul rispetto delle squadre e dei colori ai quali sono legato. Il mio domani è qui, non l'ho mai messo in dubbio e poi ho un contratto a confermarlo».
Chiusa la parentesi, Mihajlovic, per la seconda settimana consecutiva, abbandona ogni cautela anticipando la formazione che andrà in campo contro il Genoa: Campagnolo in porta, Alvarez, Silvestre, Terlizzi e Capuano in difesa, Ledesma, Biagianti e Ricchiuti a centrocampo, Martinez, Maxi Lopez e Mascara in avanti. Il turnover che ha indotto il tecnico dei catanesi a convocare solo 19 giocatori lasciando a casa diversi elementi (Andujar, Bellusci, Spolli, Carboni, Delvecchio e Sciacca) potrebbe proseguire a gara in corso con l'ingresso di alcuni di alcuni degli uomini meno utilizzati, a cominciare da Orazio Russo, catanese in procinto di ritirarsi, ma deciso a togliersi lo sfizio di disputare almeno una gara in A con la maglia della squadra della propria città. «Se posso lo farò giocare, così non scoccia più - scherza Mihajlovic - e penso, sviluppo della partita permettendo, di impiegare pure Barrientos e Marchese, due ragazzi che per problemi fisici hanno potuto giocare poco».
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