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Derby diverso, Milan con più cm e kg. Ma l’Inter ha Thuram e tante opzioni. Lusso Frattesi

Domani sera si affronteranno due squadre diverse sulla carta. Rossoneri con più fisicità, Inter con tante alternative anche dalla panchina

Sarà sicuramente un derby diverso, anche perché sono due squadre completamente diverse. Il Milan è migliorato a livello fisico, l'Inter è cambiata tanto e ora ha molte più alternative. Inzaghi può cambiare la gara intervenendo coi cambi.

"Nella stagione scorsa, l’Inter ha vinto quattro derby su cinque in tre competizioni diverse: campionato, Supercoppa Italiana, Champions League. Primo round di Serie A ai rossoneri, a settembre, poi poker plateale dei nerazzurri con un complessivo 7-0. Significa che Inzaghi ha completato un anno solare senza subire un gol da Pioli", ricorda La Gazzetta dello Sport.

"La sensazione è che nei derby della stagione scorsa, l’Inter cominciasse a vincere sotto il tunnel degli spogliatoi, quando Dzeko guardava dall’alto in basso Brahim Diaz e Dumfries confrontava i suoi muscoli con quelli di Saelemaekers. Prima ancora di misurarsi sul piano tattico e tecnico, il Milan soffriva la superiore cilindrata dell’Inter, la più robusta struttura atletica. Il mercato ha guarito anche questo. Prendiamo la prima semifinale di Champions (10 maggio 2023, Milan-Inter 0-2) che l’Inter ha risolto in 11’ con Dzeko e Mkhitaryan, dimostrando una netta superiorità. L’undici titolare di Pioli pesava complessivamente 846 kg. Quello annunciato domani: 882 kg. Il Milan titolare della prima semifinale misurava 20,11 metri, quello di domani 20,51. L’Inter si è rimpicciolita tra i pali: Sommer paga 7 cm e 14 kg a Onana. Domani sotto il tunnel di San Siro, il Milan sarà più pesante e più alto dell’Inter: questa è la vera discontinuità che Pioli cercherà di esasperare tatticamente, con posizioni liquide in mezzo al campo". 

"L’Inter, vice-campione d’Europa, aveva molto meno bisogno di cambiare. Tra i titolari ha inserito i soli Sommer e Thuram, ma per ciò che ha stivato in panca, anche Inzaghi ha una rosa più forte di prima. Ha perso Dzeko e Lukaku, ma ha trovato un Thuram, in crescita, che sa aggredire la profondità come Romelu e assistere i compagni come Edin. Per l’arrangiata difesa rossonera (senza Tomori e Kalulu) non sarà facile leggere le due versioni del francese e disinnescare l’intesa con Lautaro. La mediana a 3 di Pioli, per costituzione, è portata a soffrire i quinti di Inzaghi. Se un cambio di gioco innesca la corsa di Dumfries e Dimarco, entrambi in gran forma, il Diavolo dovrà essere bravo a scivolare per non soffrire. Grazie al mercato (Cuadrado, Carlos Augusto) Inzaghi potrà alimentare l’aggressione di fascia per 90’ con una qualità che prima non aveva. Immettere poi tra le linee, quando le gambe cominciano ad appesantirsi, la freschezza e la ferocia offensiva del Frattesi visto in Nazionale, è un lusso per pochissimi", scrive La Gazzetta.


 


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