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Lei i derby li ha giocati. Condizionano il resto della stagione?
"Una vittoria in gare così può dare slancio, senza dubbio. Mi piace dire che c’è sempre un prima e un dopo di un derby. Chi vince stavolta può volare e allo stesso tempo far venire qualche dubbio all’avversario".
Sembra che l’Inter scenda in campo ancora con lo spirito Champions della scorsa stagione. È d’accordo?
"È proprio così. Istanbul è stata una sconfitta sul campo, ma in realtà ha prodotto un salto in avanti nella testa di tutti i calciatori. La squadra ha preso fiducia, ha acquisito esperienza e questi due aspetti Lautaro e compagni se li portano in campo. Ecco perché mi sento di dire che l’Inter farà un grande percorso in campionato".
La seconda stella è una roba da tifosi o un reale stimolo per i calciatori?
"Altro che, è una motivazione ulteriore. Perché chi lo vince resta nella storia".
Le dispiace non aver avuto la fortuna di Lautaro?
«In che senso?».
La fascia di capitano...
"Eh, sono felicissimo per lui (ride, ndr). Sta dimostrando di essere un grande leader. Per la verità lo era anche senza fascia. Ma ora è come se avesse ottenuto la certificazione di quel che rappresenta per l’Inter. Io in parte so cosa vuol dire, mi è capitato qualche volta nell’ultima stagione di fare il capitano. Ma avevo davanti Pupi (Zanetti, ndr) e altri grandi giocatori...".
È il Lautaro più forte che si sia mai visto in Italia?
"Sì, senza dubbio. Ha raggiunto la piena maturità, riesce a gestire bene ogni aspetto in campo, non solo le questioni tecniche".
L’ha sorpresa la questione Lukaku?
"Sì, molto. Mi ha deluso la modalità, la maniera con cui il giocatore ha fatto la sua scelta. L’Inter puntava ancora su di lui, lui in nerazzurro aveva fatto benissimo: è stato trattato bene da tutti, anche i tifosi l’avevano riaccolto dopo il ritorno dal Chelsea... ecco, per questo ci sono rimasto male. Per fortuna è arrivato Thuram...".
Ecco, appunto. Le piace il francese?
"Mi ha fatto una buonissima impressione. Ha grandi potenzialità, si intuiscono vedendolo muoversi. E con Lautaro si nota un grande feeling: Lauti è eccezionale anche in questo, fa giocare bene chi gli è vicino".
Lei è stato compagno di squadra di Arnautovic: sorpreso dal suo ritorno?
"Farà bene, vedrete. Aiuterà l’Inter. E anche nello spogliatoio è un personaggio positivo".
Da centravanti: come si ferma Giroud?
"Costringendolo a uscire dall’area, accorciando la squadra fino a portare il francese fuori dai 16 metri. Perché lì dentro, invece, è un problema arginarlo".
Chiudiamo con un gioco. Milito fa l’allenatore: a chi non rinuncia mai, per questo derby?
"Banale puntare su Lautaro. Direi Dimarco, Bastoni e Calhanoglu, una grande intuizione di Inzaghi da regista. Ma l’Inter ha tanto in ogni reparto. E occhio a Frattesi...".
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