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Milito: “Infortunio? Ero distrutto. Icardi vale l’Inter, annata non male. I tifosi…”

Simona Castellano

Il protagonista della puntata di oggi di Drive Inter, rubrica di Inter Channel, è Diego Milito. Che Diego Milito è questo? L’ultima intervista in macchina è stata prima dell’infortunio. Ho passato un anno difficilissimo, ho vissuto...

Il protagonista della puntata di oggi di Drive Inter, rubrica di Inter Channel, è Diego Milito.

Che Diego Milito è questo?

L'ultima intervista in macchina è stata prima dell'infortunio. Ho passato un anno difficilissimo, ho vissuto tante esperienze, soprattutto una brutta e cioè l'infortunio, il primo così nella mia carriera, ma questo mi ha reso forte sotto altri aspetti: ho trovato la forza di tornare a giocare e di ritrovare il campo dopo tanto tempo. In famiglia era successo a mio fratello, due volte si è infortunato al crociato, la prima volta a 20 anni. Abbiamo sofferto tutti con lui, sappiamo cosa significa.

Infortunio

Dopo l'infortunio ero veramente distrutto, sapevo che era una cosa grave. L'affetto della gente mi ha reso più forte. Ho ripromesso a me stesso di tornare a giocare, è quello che meritavo e l'ho fatto anche per tutto l'affetto che mi hanno dimostrato tifosi, la famiglia Inter e la mia famiglia. Ti viene l'ansia di tornare quando stai meglio. Non è facile, chi ci è passato mi capirà. Ricordo l'anno scorso che ho lavorato tantissimo in Argentina. Non ho mai saltato un giorno di allenamento. E' stata un'ossessione per me il ginocchio. Il mio recupero era 24 ore su 24. I bambini erano contenti, volevano giocare con me. Mia moglie invece non mi sopportava più soprattutto all'inizio, non potevo nemmeno appoggiare la gamba. Il primo mese è stato durissimo.

Finale di stagione

Ho sofferto tanto l'anno scorso nel finale di stagione, ero fuori e non potevo aiutare i miei compagni, è il mio più grande rammarico: volevo aiutare, c'era anche Pupi fuori. Vorresti sempre dare un contributo e quando sei fuori avverti di più questa cosa.

Pinzolo

Inter con tanti cambi, dall'allenatore ai giocatori. Abbiamo cominciato molto bene la stagione.

Ritorno in campo e gol

Contro il Sassuolo è stato un giorno indimenticabile, un sogno tornare così dopo l'infortunio. Avevo già giocato con la Primavera. Mio fratello mi diceva di cercare di muovermi quando scendevo in campo, al di là della prestazione e del gol. La cosa importante era stare bene. Non avevo ossessione per il gol, assolutamente. Prima sì, avevo più questa ossessione perché è il mio lavoro, ma dopo l'infortunio no. Ho dato importanza a cose a cui prima non ne davo. 

Palacio

Ho sempre detto che Rodrigo è un giocatore fantastico, l'ha dimostrato l'anno scorso, stiamo parlando di un grandissimo campione. E' un ragazzo straordinario. Lo conoscevo prima, poi abbiamo fatto ancora di più amicizia. Mi avrebbe fatto piacere giocare di più con lui. Fino a dicembre 2012 stavamo giocando bene poi purtroppo mi sono infortunato. 

Icardi

Non mi ha sorpreso, ho sempre detto che ha delle grandi qualità. Ha un grande margine di miglioramento ovviamente perché è giovanissimo, ma darà tanto all'Inter. Quest'anno ha iniziato a far vedere le sue caratteristiche, purtroppo quest'anno è stato molto fuori, ma ha dimostrato di essere all'altezza di una squadra come questa.

Che stagione è stata?

Una stagione difficile, avrei voluto giocare molto di più, così è il calcio. Fino a dicembre ho cercato la condizione migliore, venivo da un infortunio. Poi mi sono infortunato al retto femorale, proprio quando stavo recuperando la forma. Questo mi ha ammazzato anche a livello psicologico. Mi allenavo con i compagni dopo l'infortunio grave e poi mi sono infortunato di nuovo e sono stato fuori 3 mesi. Mi ha ammazzato davvero. Ho cercato di stare tranquillo. A gennaio sono rientrato con la squadra, ho giocato contro l'Udinese, mi sono sentito bene e ho provato a dare sempre il massimo, ogni volta che è toccata a me. 

Bilancio Inter

Stagione abbastanza positiva. Siamo partiti bene, ma con ambizioni di fare ancora meglio. Abbiamo incontrato delle difficoltà, poi il cambio di società, certe cose influiscono, non è facile. Alla fine comunque abbiamo portato l'Inter in Europa ed è quello che volevamo.

Punti persi

Sicuramente abbiamo lasciato punti soprattutto in casa, credo che con qualche punto in più potevamo giocarci la Champions, purtroppo è andata così, ma dobbiamo essere contenti perché l'Inter è tornata in Europa.

Livello campionato

E' una questione di tempo, l'Inter ha fatto la scelta di prendere giocatori giovani, con grande talento ma che devono crescere. Bisogna avere pazienza. La strada è quella giusta. A volte le persone vogliono vincere subito ed è normale per una squadra come l'Inter, abituata a lottare per grandi traguardi. E' la strada giusta, bisogna far crescere i giovani come Icardi, Kovacic. Abbiamo in rosa grandi talenti che col tempo faranno grande l'Inter.

Mondiali

Li guarderò. L'Argentina farà un ottimo mondiale, ha grandi giocatori. Possiamo lottare secondo me.

Saluto

Saluto tutti i tifosi nerazzurri come sempre, sono straordinari.