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Inter, Milito: “Rosso a Motta? Ancora non lo capisco. Xavi? Da lui non un bel messaggio”
Diego Milito, ex calciatore dell'Inter, ha parlato prima della gara contro il Barcellona a Prime Video. Queste le sue parole: "Quando sono entrato al Camp Nou mi sono commosso, è la prima volta che torno dal 28 aprile 2010: mi riporta a 12 anni fa, una serata fantastica che ci ha permesso di raggiungere il nostro sogno.
Ho salutato Handanovic prima della partita, mi ha fatto piacere ritrovarli: erano concentrati, li ho visti molto bene. Noi ricordo che 12 anni fa abbiamo sentito un'atmosfera cattiva nei nostri confronti, loro ci tenevano tanto: anche stasera sentono che è una partita difficile che devono vincere per forza per continuare in Champions. E' importante ragionare da squadra in partite così, mettere il noi davanti all'io.
E' fondamentale il messaggio dell'allentore che mette Dumfries e due punte: vuole fare qualcosa avanti e cercare il gol. E' il giusto atteggiamento, l'Inter deve attaccare: se ti chiudi soltanto qui soffri. Il Barcellona è debole in difesa, la scelta di Inzaghi è giusta: la partita sarà sugli esterni.
L'arbitro? Il Barcellona ha sempre portato 7-8 giocatori intorno all'arbitro, è una cosa sistematica. Il messaggio che dà Xavi alla sua squadra non è buona: la innervosisce, non è un bel messaggio.
Il rosso a Thiago Motta? Dopo 12 anni non riesco ancora a capirlo. Con un avversario come il Barcellona ma in difficoltà è meglio: vincere come all'andata ti dà fiducia. Calhanoglu all'andata ha fatto una grande partita, mi ha fatto un'ottima impressione: è un giocatore che non aveva mai giocato in quella posizione. La parata di Julio Cesar? Io l'ho vista dall'altra parte, sembrava gol. Sono state due partite indimenticabili".
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