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Milito: “Tornerà  Grande Inter. Triplete cosa più bella e quel Pallone d’Oro…”

Daniele Mari

Diego Milito ha concesso una lunga intervista al quotidiano algerino “Le Buteur”. Il Principe ha parlato di tutto, dai suoi compagni di squadra algerini ai progetti futuri. Ecco i passaggi più importanti, raccolti da Fcinter1908.it:...

Diego Milito ha concesso una lunga intervista al quotidiano algerino "Le Buteur". Il Principe ha parlato di tutto, dai suoi compagni di squadra algerini ai progetti futuri. Ecco i passaggi più importanti, raccolti da Fcinter1908.it:

COSA PENSI DI TAIDER E BELFODIL?

Si tratta di due ottimi giocatori su cui l'Inter ha investito pesantemente. Si tratta di due valori sicuri nel prossimo futuro, faranno la storia di questo grande club o di altri club per Belfodil. Entrambi hanno dato un gran contributo. Taider ha talento, è giovane e ha voglia di vincere. Auguro loro di fare una grande carriera".

NONOSTANTE UNA CARRIERA RICCA, HAI AVUTO BISOGNO DI ARRIVARE A 30 ANNI PER VINCERE QUALCOSA CON L'INTER. COME MAI?

"Bisogna essere pazienti, nella vita come nel calcio. Io ho dovuto aspettare i 30 anni per vincere la Coppa Italia. Ma ho iniziato la mia carriera vincendo il titolo con il Racing Avellaneda, cosa che non succedeva da 35 anni. Se volete la verità, non mi sono mai posto la questione, io mi preoccupavo solo di lavorare sodo in allenamento. Certo, gli obiettivi li ho raggiunti tardi ma comunque li ho raggiunti. La mia pazienza e la fede hanno pagato. Questa può essere una lezione per le giovani generazioni .

NEL 2009/2010, NONOSTANTE I TITOLI E I GOL, NON SEI STATO NEMMENO NOMINATO PER IL PALLONE D'ORO. SEI RIMASTO DELUSO?

"Sinceramente no. In tutta modestia, credo che avrei dovuto far parte dei candidati, visto che ci sono 50 giocatori, ma non sono rimasto deluso. Ciò che conta per me sono i titoli collettivi. Se mi avessero chiesto di scegliere tra il Pallone d'Oro e i titoli con l'Inter, la scelta sarebbe stata ovvia. Avrei scelto senza dubbio i titoli di squadra, perché la cosa più bella della mia carriera è stato il Triplete".

QUAL E' STATO IL SEGRETO DI QUELL'ANNATA?

"Non c'è un solo segreto ma molti, nel senso che è stata una stagione perfetta. E perchè una stagione sia perfetta, c'è bisogno di molti fattori. In primo luogo, l'impegno costante dei giocatori, poi uno staff tecnico di alta qualità guidato da Mourinho. Ci sono stati tutta una serie di fattori che ci hanno permesso di trionfare".

E UN SUPER ATTACCO CON TE ED ETO'O...

"Non solo, avevamo grandi individualità in squadra. Avere giocatori di qualità è una parte del segreto dei nostri successi".

CHE BISOGNA FARE PER RICOSTRUIRE UN'INTER COSI' ?

"C'è bisogno di tempo, perché l'Inter è in un periodo di ricostruzione, con molti nuovi giocatori, un nuovo staff tecnico. C'è stato anche il cambio di proprietà. Con tutti questi cambiamenti, abbiamo sicuramente bisogno di tempo per lavorare e tornare alla normalità. Per quello che rappresenta l'Inter, il club deve concentrarsi su obiettivi più importanti. Ma sono fiducioso che, con un po' di tempo, riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi".

QUAL ERA IL TUO MODELLO DA GIOVANE?

"Quando siamo giovani guardiamo sempre ai giocatori che vediamo scendere in campo la domenica in Argentina. Al di là di Maradona il mio modello di giocatore era Enzo Francescoli, un giocatore straordinario.

E GLI SOMIGLI ANCHE FISICAMENTE?

"Sì, me l'hanno detto spesso. Per me è stato un riferimento, dentro e fuori dal campo".