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Certezza per Inzaghi
—"Per Inzaghi, comunque, non ci sono dubbi: ormai Mkhitaryan è uno dei suoi pretoriani. Il suo arrivo, nell’estate 2022, da molti è stato sottovalutato. [...] Il centrocampista di Erevan si è rivelato tra più azzeccati innesti degli ultimi anni. Vero è che non è più un ragazzino, ma il rendimento dell'ex-Roma è stato comunque altissimo, al pari del minutaggio. Già perché con il lungo stop di Brozovic, ha giocato sempre o quasi. E quando il croato è tornato a disposizione, ha dovuto aspettare il suo turno, tenuto conto di come ha funzionato la mediana in sua assenza. Se non avesse accusato un problema muscolare a metà dell'Euroderby di ritorno, Mkhitaryan sarebbe stato in campo dall'inizio anche a Istanbul. Invece, pur recuperato, non aveva la brillantezza giusta per essere titolare. È entrato solo negli ultimi minuti, con l'Inter già a inseguire il pareggio. Facile che Inzaghi continuerà a chiedersi a lungo come sarebbe finita con il Manchester City, se l'armeno fosse stato al massimo e quindi al suo posto al fischio d'inizio. [...] Chissà che, con un'altra annata da protagonista, l'armeno non ottenga anche il rinnovo del contratto in scadenza a giugno".
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