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Mkhitaryan: “Istanbul è il passato. Inter nuovo in finale? Ci siamo. E vogliamo vincere tutto”

Marco Macca Redattore 

Henrikh Mkhitaryan, centrocampista dell'Inter, ha parlato anche degli obiettivi stagionali della squadra di Simone Inzaghi

Nel corso dell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Henrikh Mkhitaryan, centrocampista dell'Inter, ha parlato anche degli obiettivi stagionali della squadra di Simone Inzaghi. Ecco le sue parole:

Tra gli obiettivi, c’è pure quello di dimostrare che l’exploit in Champions non è stato un caso?

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«Arrivare in cima una volta è meno difficile che ripetere lo stesso percorso o stabilizzarsi a un certo livello. Di certo, siamo pronti per la sfida perché abbiamo una squadra davvero forte: vediamo chi ci capiterà nel girone e poi ricomincerà la corsa. Noi ci siamo. E poi non c’è solo la Champions: lo scudetto è un obiettivo di tutti, sappiamo quanto sia importante per i tifosi, ma non dimentichiamoci di Coppa Italia e Supercoppa. Vogliamo anche quelle: sono trofei e, se li vinci, ti viene fame per continuare a vincere».

È dalla delusione di Istanbul che arriva la benzina per provarci ancora?

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«No, quello è un capitolo chiuso, un’altra storia: inevitabilmente, ce la porteremo dentro, ma adesso inizia un percorso nuovo da costruire giorno dopo giorno».

Quante volte ha pensato a Istanbul durante l’estate?

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«Beh, quasi ogni giorno. Quella è quasi una partita della vita: magari ricapiterà ancora, magari no... Di certo, è un grande peccato perché meritavamo di vincere. Tutti si aspettavano che il City ce ne facesse 3 e invece penso che siamo stati superiori noi».


Ma cosa si prova a giocare praticamente tutte le partite e poi ad infortunarsi giusto prima della finale di Champions?

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«E’ stata una sfortuna farsi male giusto contro il Milan, sono stato fuori tre settimane e ho fatto di tutto per rientrare a Istanbul, però basta guardare indietro, basta pensieri negativi: concentriamoci su quelli positivi, proviamo a rivivere quelle emozioni».

Con un anno in più sulle spalle, pensa di poter tenere lo stesso livello super dell’anno scorso?

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«Certo, mi impegno per stare in forma. Sono pronto a iniziare forte, a dare tutto per rimanere al top. Non ci sono segreti, anzi uno c’è e sono i miei compagni: da solo non si va da nessuna parte. Ma anche io ci metto del mio, col lavoro fisico, col recupero, con la testa... È un insieme di fattori. Il calcio, alla fine, è democratico: ti restituisce tutto ciò che gli dai».


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