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Non solo il dubbio tra Lukaku e Dzeko come compagno di Lautaro nella finale di Champions League. Col City Inzaghi dovrà decidere se affidarsi al rientrante Mkhitaryan, con Calhanoglu in regia, o lasciare a Brozovic il comando del centrocampo e utilizzare l'armeno solo a gara in corso.
"Tutti i possibili titolari per la sfida dell’anno, a parte Dimarco e Onana, hanno giocato il loro pezzo vero di partita: senza strafare certo, ma anche senza tirare mai indietro la gamba, fra scivolate da brividi e qualche colpo dato e ricevuto. Il modo più corretto per avvicinarsi a Istanbul, grazie anche al gol di Brozovic — decisivo come all’andata — con un gran tiro dalla lunetta dell’area nel finale del primo tempo. Il Toro cerca il pareggio fino all’ultimo tuffo, con Sanabria che cicca la palla davanti a Cordaz e nel complesso lo meriterebbe. Ma nelle ultime nove partite di campionato l’Inter ha sempre vinto, a parte a Napoli", riporta il Corriere della Sera.
"Il fatto che dopo la semifinale con il Milan, i nerazzurri abbiano trovato avversari sempre molto allenanti è una coincidenza felice per Inzaghi, che ora deve recuperare Dimarco (che è rimasto a Milano per precauzione e non preoccupa), Mkhitaryan (fuori proprio dalla semifinale europea) e Correa. L’armeno è quasi pronto ed è l’incognita che spingerebbe Brozovic in panchina, con Calhanoglu in regia. Mentre quello tra Lukaku e Dzeko è il grande dubbio, con il bosniaco sempre in vantaggio nelle quotazioni di Inzaghi, nonostante la forma smagliante del belga", aggiunge il quotidiano.
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