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Mkhitaryan, fattore assist e seconda giovinezza all’Inter: nessuno più presente di lui

Alessandro Cosattini Redattore 
Henrikh Mkhitaryan a 35 anni ha avuto un ruolo da protagonista assoluto nella conquista del ventesimo scudetto: ecco i suoi numeri

Un fattore. Henrikh Mkhitaryan a 35 anni ha avuto un ruolo da protagonista assoluto nella conquista del ventesimo scudetto. Il Corriere dello Sport dedica un approfondimento proprio all'armeno, sempre presente in 34 partite, sempre titolare in campionato tranne a Salerno (entrato a gara in corso). "Non segna dalla doppietta al Milan nel derby d’andata di metà settembre, ma alla sua presenza fondamentale per gli equilibri tattici ha aggiunto una serie di assist da collezione. Ben 8 in campionato, meglio di lui nella massima serie c’è solo il romanista Dybala a quota 9. L’ultimo l’ha piazzato domenica di prima intenzione contro il Torino, aprendo di fatto la nuova festa scudetto e imbeccando Calhanoglu.

Tra i giocatori di movimento quest’anno nell’Inter nessuno ha disputato così tanti minuti (3402’), ma questo non ha tolto all’armeno classe ‘89 la possibilità di prendere sempre la decisione migliore, mantenendo una invidiabile lucidità come dimostra anche il fatto di saper giocare con una diffida sulle spalle incassata oltre due mesi fa a Lecce. Non serve preservarlo perché è lui stesso il primo a farlo, mostrando un’intelligenza tecnica e tattica fuori dal comune.

Uno dei punti cardinali

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Mkhitaryan è in pieno controllo su ogni situazione, freddo al punto giusto anche quando la stanchezza può annebbiare la mente. Per Inzaghi è uno dei punti cardinali, su cui il tecnico nerazzurro ha costruito una straordinaria cerniera di centrocampo con Barella e Calhanoglu. Assist e movimenti in proiezione offensiva, ma anche un supporto strategico alla difesa meno perforata di tutta la Serie A. Nella metamorfosi dai gol agli assist, Mkhitaryan non è cambiato di una virgola e, se Frattesi scalpita alle sue spalle, lui non ha intenzione di abdicare anche in virtù di un contratto recentemente sottoscritto fino al 2026.

In questa seconda giovinezza sta dando tutto per l’Inter, com’era accaduto l’anno scorso con la cavalcata europea fino a Istanbul che l’ha portato a sfiorare il tris dopo l’Europa League vinta con il Manchester United e la Conference League con la Roma. Nonostante una lunga militanza tra i professionisti, lo scudetto con i colori nerazzurri invece è il primo in un campionato di alto livello visto che in precedenza si era limitato soltanto ai titoli nazionali in Ucraina, conquistati oltre dieci anni fa a inizio carriera con lo Shakhtar. Tra Germania, Italia e Inghilterra però si tratta del decimo trofeo messo in bacheca, a coronamento di una carriera vissuta da inossidabile", si legge.



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