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Moratti, aria di rivoluzione? “Società  più pronta. Magari Cassano…”

Forse non è proprio tutta apparenza. Reintegrare Cassano era l’unica cosa possibile. Non sappiamo, nè sapremo mai – al di là delle centomila ricostruzioni giornalistiche – cosa è successo veramente tra Stramaccioni e...

Eva A. Provenzano

Forse non è proprio tutta apparenza. Reintegrare Cassano era l'unica cosa possibile. Non sappiamo, nè sapremo mai - al di là delle centomila ricostruzioni giornalistiche - cosa è successo veramente tra Stramaccioni e l'attaccante, cosa si sono detti. Si può solo aspettare fine anno per capire se è una cosa sulla quale si può passare, se si può perdonare e se il loro rapporto tornerà ad andare 'bene bene'. Il terzo posto continua ad essere l'obiettivo primario per i nerazzurri e adesso è necessario perseguirlo con tutte le forze rimaste. Poi si tirerà una linea su questa stagione complicata, l'ennesima dal post triplete ('Non è un alibi, ma ne capita una dietro l'altra e questo non aiuta') e che al momento mette in discussione tutto, forse anche l'allenatore che però ieri ha spiegato: "Esiste un progetto e noi dobbiamo portarlo avanti, non si può dire che non esiste ogni volta che si perde".

E se Moratti dà un po' la colpa al mercato ("Non è colpa dei giocatori se alcuni giocano meno bene") si tiene comunque stretto FantAntonio. Un artista aveva detto, per dire che quando decidi di acquistarlo certe cose le metti un po' in conto. Ci scherza su e investe ancora una volta sul barese: "Se non difendo io Cassano chi lo difende? Sono cose che possono succedere anche se i giornali ne dicono tante. Mi auguro che non faccia più cazz... Nella difesa bisogna essere insieme. Se c'è un errore si condivide. Abbiamo solo due centravanti, non possiamo farne fuori uno, magari fosse stato un terzino", ha detto ieri sera il presidente alla festa per il 105esimo anniversario della Beneamata alla quale era presente anche FCINTER1908.IT. Il patron interista ha aggiunto anche: "La società deve essere più pronta, più vicina alla squadra". Forse un nuovo socio, forse nuovi dirigenti, chissà. Ma intanto comincia a sentirsi aria di rivoluzione.