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Moratti conta più del 30%? No, Thohir più del 70%. Quanto vale quel “non sapevo”…

Daniele Mari

Durante i mesi della trattativa tra Massimo Moratti ed Erick Thohir, spesso si è parlato del valore del 30% rimasto in possesso del presidente onorario. Tra gli addetti ai lavori c’era la quasi certezza che l’ex patron nerazzurro...

Durante i mesi della trattativa tra Massimo Moratti ed Erick Thohir, spesso si è parlato del valore del 30% rimasto in possesso del presidente onorario. Tra gli addetti ai lavori c'era la quasi certezza che l'ex patron nerazzurro avrebbe fatto pesare in maniera decisiva la sua percentuale (tutt'altro che irrisoria).

I primi mesi di Thohir alla guida dell'Inter hanno dimostrato nei fatti che queste previsioni erano completamente sbagliate. Dall'addio di Branca in poi, il tycoon indonesiano ha decisamente preso in mano la situazione, di fatto plasmando la società a suo piacimento. Decisioni forti, in pieno stile Thohir (al DC United il presidente ha stravolto in lungo e in largo l'organigramma, salvando solo il tecnico Ben Olsen), decisioni non sempre condivise da Massimo Moratti.

L'ultima è arrivata nello scorso weekend, con l'addio a tutti gli ultimi reduci del Triplete. Un addio che lo stesso Moratti ha ammesso ieri di aver appreso da poco: "Se li avrei tenuti? Non so, negli anni precedenti altri a cui ero affezionato sono andati via, ma in questo caso qualcuno sarebbe rimasto. Milito, Zanetti, Cambiasso e Samuel hanno dato tutto quello che avevano, e il club ha fatto un passo dal punto di vista tecnico e politico quello che riteneva giusto fare. Non sapevo esattamente cosa facessero, l’importante non è che fossi preparato io ma il giocatore, avranno già pensato come continuare".

Una frase importante, una frase per certi versi emblematica. Più che Moratti che fa contare in maniera decisiva il suo 30% (su alcune tematiche societarie il presidente onorario ha comunque il potere di veto ndr), qui siamo di fronte a Thohir che fa valere in maniera determinante il suo 70%, che sembra più un 100% per quanto riguarda la parte tecnica.

Erick Thohir vuole costruire la sua Inter, la vuole plasmare a sua immagine e somiglianza e vuole un taglio netto con il passato. Un approccio rischioso ma molto deciso, che può rivelarsi un boomerang o pagare dividendi altissimi in caso di successo. Thohir è andato in all in fin dalle prime mani, ne aveva pieno diritto. D'altronde, come sa ogni buon giocatore di poker che si rispetti, quando uno paga il buy-in poi gioca come vuole.