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Intervenuto a '5' di recupero' su Rai Uno, il presidente nerazzurro Massimo Moratti ha parlato ampiamente degli argomenti più rilevanti del momento riguardante l'Inter e il calcio italiano. Ecco l'intervista integrale raccolta per voi da FcInter1908.it:
I successi nelle giovanili, come li commenta?
"E' importante per il futuro della società. Hanno dato ottimi risultati ma soprattutto sono dei giocatori molto buoni. Questo ci mette in una condizione di aver lavorato bene e di dover costruire un qualche cosa di questo genere".
Stramaccioni, una sua scommessa. Lei lo ha recentemente paragonato a Mourinho. era un paradosso oppure lei ci crede relamente?
"Il paragone l'ho fatto sulla dedizione al lavoro, perchè quello è un fatto importante per qualsiasi professionista. Alcune volte distratti dalla pubblicità, dalla popolarità è meno facile che ci sia questo tipo di dedizione, invece lui ce l'ha e ce l'ha naturalmente. Se poi riesce ad avere anche gli stessi risultati...(ride ndr)".
Juventus o Conte, squalifica a parte. Secondo lei la giustizia sportiva dovrebbe essere riformata?
"Non facciamo della polemica, anche perchè qualcuno è convinto di aver ragione. Però si incomincia a voler cambiar tutto, io credo che la giustizia sportiva sia oberata di lavoro in questo momento. Ogni giorno purtroppo leggiamo cose che ci mettono in condizione di capire che questi devono affrontare dei problemi molto seri e ne hanno affrontati di problemi molto seri. Io credo sia difficile giudicare negativamente la giustizia sportiva...".
Dalla Juventus si passa al Milan. I rossoneri sembrano interessati molto a Guardiola che forse era uno dei suoi pallini...
"Ma io c'ho già uno bravo (ride ndr)..."
Tornando ai giovani, con il progetto Inter Campus ha deciso di regalare felicità attraverso il calcio a tanti bambini meno fortunati. Di recente è diventato 'Ambasciatore di buona volontà' dell'Onu, proprio per questo progetto. Il calcio deve ritrovare quei suoi valori che forse ha perso?
"Questi qui son valori sociali in generale, ma credo che questo sia doveroso in un ambiente che è visto ricco. E' chiaro che è un veicolo molto facile per poter portare gioia agli altri. Il calcio deve ritrovare questi valori, ma non attraverso queste cose, che poi son dovute solo alla volontà di chi le fa ma deve ritrovare i valori, come tutta la società, che non siano la bugia e il tentare di sentirsi costantemente buoni e veder gli altri cattivi...".
Tra i valori nel calcio, ci sono anche le bandiere. Lei lascerebbe andar via Zanetti come la Juventus ha fatto con Del Piero?
"Si, ma io non sono nella Juventus quindi non so quali fossero le ragioni. Zanetti è un ragazzo fantastico come credo lo fosse anche Del Piero. Ha un suo futuro scritto e voluto da lui, nel senso che si è costruito un suo futuro anche da dirigente, sempre che smetta di giocare a calcio (ride ndr)...".
Si è parlato anche dei cinesi più per lo stadio che per la società. Ma l'Inter nel futuro, speriamo più lontano possibile, passerà nelle mani di un altro Moratti?
"Beh, se fosse anche più presto possibile (ride ndr) sarebbe un bene. I giovani son sempre più bravi, ma questo in realtà non lo so. Io credo che l'evoluzione del calcio sia un'evoluzione verso una grandissima società. Da quando ho preso l'Inter penso che il passo successivo sia quello di far gestire tutto ad una grandissima società ad una multinazionale o qualche cosa del genere. Poi vediamo la realtà, ci confronteremo e vediamo cosa succederà...".
Ci crede realmente allo scudetto?
"Beh, devo crederci perchè così ci credono anche i giocatori...".
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