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"I meriti di questo scudetto sono in una percentuale altissima di Antonio Conte. Ha dimostrato una tenacia e una continuità incredibile. Ci ha creduto per primo e ha continuato a crederci, sempre". Lo dice l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti all'ANSA, dopo la vittoria della squadra nerazzurra del diciannovesimo scudetto. "Se è entrato nel cuore dei tifosi? Quando metti la passione che lui ha dimostrato, entri nelle simpatie. E secondo me lui è entrato nel cuore dei tifosi dell'Inter".
Massimo Moratti, contattato telefonicamente dall'ANSA, ha la voce squillante di gioia e felicità. La 'sua' Inter, perché tale è sempre rimasta, almeno nel suo cuore, ha vinto il 19o scudetto. Il primo dopo il suo addio, il primo dopo un'attesa di dieci anni. "C'è differenza tra vincere da presidente e da tifoso. L'intensità è sicuramente diversa, è un momento che non può essere messo alla pari ma sicuramente sono comunque emozioni immense, è un piacere enorme soprattutto vedere che l'Inter è tornata", racconta.
Difficile dire se la squadra nerazzurra avrà iniziato con questo successo un ciclo, Moratti evita di sbilanciarsi anche per un po' di scaramanzia: "Meglio non dirlo, godiamoci questo scudetto anche se non bisogna mai accontentarsi". Un'altra proprietà, quella di Suning con Steven Zhang presidente, è riuscita a riportare l'Inter ai vertici. "Hanno fatto davvero bene - spiega Moratti - gli acquisti sono stati uno sforzo notevole e sono stati tutti positivi. E' stata riorganizzata la società in modo che potesse rispondere ai doveri e, soprattutto, ha fatto la cosa più importante e difficile: tornare a vincere". Un titolo che arriva in un anno condizionato dal Covid che ha stroncato il Paese. "E' stato un anno di grande sofferenza per tutti - ammette Moratti -, forse questo scudetto però allieverà almeno l'umore dei nerazzurri. Un regalo per i tifosi interisti, un po' di felicità".
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