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Moratti: “No a Interspac. Suning? Voglio essere ottimista. Ritorno? Mi hanno chiamato, ma…”
No a Interspac, e nemmeno a un ritorno all'Inter. Massimo Moratti, ex presidente nerazzurro, nel corso di un'intervista al Corriere dello Sport ha svelato la sua visione sul futuro del club, comprese le sue sensazioni sulla situazione di Suning. Ecco le sue parole:
Hai appoggiato il progetto Interspac?
«Ho apprezzato le intenzioni, hanno avuto molto coraggio. Penso che in Italia quel genere di azionariato non sia praticabile, oltretutto i numeri che le società presentano oggi sono drammatici. In Germania si arriva a quote del 15, 20 per cento, ma con cifre accessibili e rischi limitati per i sottoscrittori… Mi fanno tanta tenerezza e simpatia i tifosi meno famosi disposti a mettere i mille euro».
E arriviamo alla Superlega.
«Presentata molto male, al punto che è il progetto è stato immediatamente cancellato. L’obiettivo dei club è quello di trovare il modo di portare a casa più soldi e posso anche capirlo, ma non si può sviluppare un piano del genere senza ascoltare la gente, gli appassionati e uscendo dal sistema».
I conti di Suning ti preoccupano?
«I problemi a monte finiscono per colpire a valle, le imprese. Il ragazzo (Zhang) è bravo e simpatico, sento ripetere che le cose si stanno pian piano aggiustando quantomeno sul piano della gestione ordinaria, voglio essere ottimista».
In questi anni tanti hanno cercato di riportarti dentro.
«È successo spesso, anche di recente. Una sconfitta dell’Inter e scatta la chiamata. Ma è una strada che non è più percorribile».
(Fonte: Corriere dello Sport)
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