primo piano

Moratti lascia in dote un’epopea da 23 titoli, Ronaldo, Ibra, Mou, Baggio, Milito…

Quando l'ingresso in società del Suning sarà ufficiale, Moratti uscirà definitivamente dall'organigramma societario, lasciando un'eredità gloriosa

Fabrizio Longo

 E’ la fine di un’éra. O forse era già finita nel novembre 2013 quando Massimo Moratti aveva venduto il 70% del club a Erick Thohir. Adesso siamo solo al passo d’addio, alla definitiva separazione da quella che per tanti anni è stata la sua creatura. Il petroliere lascia l’Inter vendendo il 29,5% delle sue quote. Non a Thohir, che in virtù dei patti sociali firmati poco meno di 3 anni fa sarebbe stato obbligato all’acquisto a novembre, ma ai cinesi. Se la valutazione del club (650 milioni, compresi i debiti) sarà confermata, Mister Saras potrebbe uscire con in tasca una cifra tra gli 80 e i 100 milioni. Lascerà in dote un’epopea di trionfi prima con al timone di comando il padre Angelo (7 trofei), poi con lui (altri 16). Un posto di primo piano nella storia nerazzurra sarà sempre e comunque suo. Massimo Moratti nei 18 anni di regno (aveva comprato nel febbraio 1995 da Pellegrini) ha ripianato debiti per i 1,2 miliardi di euro, una cifra che gli ha permesso di vestire di nerazzurro campioni del calibro di Ronaldo, Baggio, Ibrahimovic, Milito ed Eto’o, solo per fare qualche esempio, o allenatori come Mancini e Mourinho. Adesso i tifosi sognano e si augurano che i cinesi facciano vivere un periodo di grandi acquisti tanto che i forum su Internet sono già una fucina di speranze e top player da tesserare. Di certo, come dimostrato da Thohir, eguagliare o solo avvicinarsi alle vittorie dell’era Moratti non sarà facile.

(Corriere dello Sport)