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''Non ho mai pensato di essere presidente dell'Inter a vita''. Massimo Moratti parla così in un'intervista esclusiva concessa a 'Sette', il settimanale del Corriere della Sera che ha diffuso alcune anticipazioni sulle sue parole. "Già nel 2011 avevo pensato che fosse arrivato il momento di spostarsi, di trovare nuove soluzioni per il club. Ho cercato una soluzione su nuovi mercati ed è stato giusto farlo". Suo padre Angelo gli disse nel 1980 che l'Inter era da provare a riprendere perché il calcio aiuta a crescere, a soffrire, a migliorare: "L'Inter per tutti noi è sempre stata soltanto una passione". Una passione di famiglia.
Il petroliere ha anche parlato di altri argomenti:
RECOBA - "Era un giocatore di grandissima classe, uno capace di sorprendere noi e se stesso, perché capace di realizzare qualcosa di imprevedibile".
CALCIOPOLI - "In quegli anni vedevo un muro non superabile. Nel 2006 avrei voluto cedere la società; poi prevale il senso di responsabilità e il rispetto per l'impegno preso".
MANCINI - L'allenatore, dopo un pareggio nell'ottobre del 2006, gli disse di stare tranquillo che avrebbero vinto lo scudetto alla grande ma di non cambiare l'allenatore perche' avrebbe fatto un errore e Moratti ricorda: "Mi era piaciuto che parlasse dell'allenatore non in prima persona. L'ho tenuto, abbiamo vinto".
MESSI - "Avrei voluto averlo in squadra, ma era troppo legato al Barcellona".
ZANETTI - "Il primo giocatore che ho visto e che ho scelto. Non avevo ancora preso l'Inter e mi era arrivata la cassetta di una partita dell'Argentina under 20, per farmi osservare Ortega, non mi aveva entusiasmato e invece, cosa stranissima, mi ero incantato ad un terzino che faceva cose mai viste. L'abbiamo preso, è ancora con noi; ho scoperto che viene da Krypton e che giocherà ancora per 4-5 anni".
INCE - "Un consigliere mi aveva detto che sarebbe stato meglio evitare i calciatori di colore perché la curvapoteva pensarla in maniera diversa. Già lo volevo prendere perché è un grande centrocampista; forse non per provocare o forse sì: la risposta del pubblico è stata fantastica".
RONALDO - "Era fortissimo e ai club concorrenti sembrava un acquisto impossibile perché giocava nel Barcellona. E' stato un ottimo affare, lo abbiamo pagato tanto, ma 5 anni dopo è stato rivenduto al doppio al Real e per l'Inter è stato importantissimo, ci ha aperto al mondo".
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