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Il giorno dopo a Juve-Inter, Massimo Moratti ha parlato ai microfoni di Alfio Musmarra per TeleLombardia. Ecco le parole del presidente nerazzurro trasmesse a 'Qsvs':
ERRORI - "È stata una bellissima partita, emblematica, sono contento di come è andata. L'arbitraggio? Quello che è successo dopo diciotto secondi fa parte degli errori, e non ce l'ho con la Juve, errori continui da parte degli arbitri, possono succedere ma bisogna fare molta attenzione, errori così non possono permetterseli. Il primo errore sul gol in fuorigioco è grave, ma diciamo che una distrazione ci può stare. Il secondo è voluto, bastava interessarsene e veniva fuori l'espulsione. Tagliavento? Non ne faccio un fatto personale. Chi è giudice in queste occasioni deve essere bravo, ieri è ingiustificato soprattutto il secondo errore.
MAROTTA - Perchè Stramaccioni si è arrabbiato tanto con il dg juventino? Lui è simpatico, ma spensierato per il suo significato in italiano è qualcosa di peggio rispetto a quello che lui ha voluto lasciare intendere a fine partita.
STRAMA - Sta facendo meglio di quanto tutti si aspettassero. Ed è stato bravo in questo. Oggi ci svegliamo con la consapevolezza di avere una squadra migliore da quella che pensavamo di avere, ma dobbiamo pensare ad un progetto e ricordare che questa squadra è giovane di per sè e ha bisogno di fare esperienza.
IL GRUPPO - Quello che abbiamo fatto finora è il risultato del gran lavoro del gruppo e di Stramaccioni, dei ragazzi che ci credono, credono in questo progetto, ragazzi che fanno bene insieme, che credono nell'unità nel gruppo, a sensazione è stata una delle più belle partite tra queste due società.
BILANCIO DI MERCATO - Beh, ho pensato che il mercato fosse andato bene e soprattutto ho dato assenso io a quel mercato e sono contento che la professionalità criticata di Branca abbia invece avuto successo come era accaduto anche altri anni.
TRIDENTE - Le tre punte schierate non mi hanno sorpreso sapendo il lavoro di Stramaccioni con i giocatori, sapevo sarebbero entrati in campo con la consapevolezza di quello che dovevano fare. Avevo fiducia che le cose girassero bene.
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