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Massimo Moratti difende la sua scelta, una scelta basata sulle qualità di Leonardo come allenatore e non certo sulla ripicca. A certi livelli, e con certi interessi economici, non si sceglie un tecnico per ripicca: "Mi sembra una scelta molto bella; lo avevo conosciuto anni fa ed era stato un incontro interessante; avevamo costruito un ottimo rapporto ma su altri temi. Così avevo pensato a lui per ruoli diversi da quello di allenatore. Poi le nostre strade non si erano incrociate. Adesso è arrivato il momento di lavorare insieme e sono contento. La scelta è stata fatta per tanti motivi, di certo non per fare un dispetto al Milan. Nella maniera più assoluta. Non fa parte della mia mentalità e non si sceglie un allenatore, con tutto quello che comporta, per fare uno sgarbo ad un altro club".
Ma cosa si aspetta Moratti da Leonardo? "Ho trovato alcune sue osservazioni molto intelligenti. Mi piacerebbe che Leonardo riuscisse a ridare alla squadra l'entusiasmo e il gioco, ritrovando anche il gusto di allenarsi, perché quello del calciatore resta il mestiere più bello del mondo e perché le vittorie si costruiscono giorno per giorno.
Mi aspetto che vengano recuperati il senso di fare gruppo, la passione, l'ambizione di fare bene, un'energia positiva, lo spirito giusto e che la squadra ritrovi la voglia di giocare buon calcio. La stagione è lunga; dopo Supercoppa e Intercontinentale, ci sono altri obiettivi importanti".
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