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Con queste parole Massimo Moratti ha commentato la sconfitta contro il Chievo, la posizione di Rafa Benitez e l'imminente match col Twente in Champions League.
Com'è il giorno dopo una sconfitta?
"Il giorno dopo è sempre un giorno di fastidio perchè ti rendi conto. Il mattino dopo non è mai piacevolissimo perchè ci si rende conto di essere un po' più lontani, ci si rende conto di quella che può essere la situazione negativa in termini di numeri. Le giustificazioni sono quelle che conoscevamo anche prima della partita cioè le tante assenze e l'impossibilità di cambiare qualcosa, di avere una maggiore vivacità, però gli impegni sono questi e si va avanti cercando di rispondervi, a quelli di campionato e soprattutto quello di coppa,m in questo momento".
A questo punto, che valore ha Inter-Twente?
"Lo stesso valore che aveva prima. Sarà una partita che può metterci un po' più tranquilli nel prosecuo, negli altri impegni che avremo, dobbiamo non correre il rischio di andare a disputare delle partite decisive nel mese di dicembre".
La fiducia nei confronti di Benitez verrà confermata a prescindere dal risultato di mercoledì sera?
"Questo sì, ma intanto vediamo di fare un buon risultato che è abbastanza importante".
Cento per cento: è questa la percentuale data da Benitez ieri in merito alla fiducia accordatagli dal presidente, è reale?
"Mi fa piacere abbia questa sensazione in quanto la squadra e la società non gli hanno certamente dimostrato sfiducia".
Quale è la prima cosa da fare da fare da parte del tecnico e della squadra?
"Da parte mia, non parlare più con voi giornalisti (ndr.: sorride), da parte del tecnico e della squadra, quella di capire che è molto importante l'impegno di mercoledì. Stanchi o no, bisognerà assolutamente giocare una partita con molta rabbia perchè altrimenti non si arriva a niente".
La testata di Eto'o a Cesar costerà una squalifica pesante all'attaccante nerazzurro?
"Può essere. Non ho visto quanto abbia affondato il colpo, quanto sia stata reale. Spero non succeda niente, ma è difficile".
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