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COMO, ITALY - MARCH 14: Massimo Moratti speaks to the media during a press conference at the club's training ground on March 14, 2016 in Como, Italy. (Photo by Marco Luzzani - Inter/FC Internazionale via Getty Images)
Nel corso dell'intervista concessa al Corriere della Sera, Massimo Moratti, ex presidente dell'Inter, ha parlato anche della rivalità con la Juventus, ma non solo. Ecco le sue parole:
«La Juve, senza dubbio».
«Ve ne dico due: Angelillo e Ronaldo. Due storie parallele. Come Herrera e Mourinho».
«Era venuto a trovarmi quando giocava nel Psv, con una fidanzatina olandese... Quando arrivò all’Inter era il calciatore più forte del mondo. Dopo gli infortuni non è più tornato a quel livello».
«Mariolino Corso. Mai vista un’ala con tanta classe. Ho amato Recoba perché in lui rivedevo l’imprevedibilità di Corso».
«Non è andata così. È vero che Moggi voleva venire all’Inter, e io non gli ho mai detto esplicitamente che non lo volevo; ma non l’avrei mai preso. Perché la serie A era manipolata; e noi eravamo le vittime. Doveva vincere la Juve; e se proprio non vinceva la Juve toccava al Milan. Una vergogna: perché la più grande forma di disonestà è imbrogliare sui sentimenti della gente».
«Assolutamente sì. So che gli juventini si arrabbiano; e questo mi induce a rivendicarlo con maggiore convinzione. Quello scudetto era il risarcimento minimo per i furti che abbiamo subìto. Ci spetterebbe molto di più».
(Fonte: Corriere della Sera)
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