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L'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti, ha vissuto da vicino gli anni in cui i nerazzurri e la Spal si sfidavano sul campo. Spesso era a Ferrara con il papà Angelo, ha conosciuto l'ex presidente dei ferraresi Paolo Mazza e la realtà biancazzurra. Domenica, a 50 anni di distanza dall’ultimo Inter-Spal giocato a San Siro, la sfida tornerà a proporsi: "È una partita, quella di domenica, che riveste grande importanza anche per me. Mi riporta ad anni fantastici, la Spal con Mazza era società seria, forte. E poi, in comune abbiamo avuto Massei. Oscar è venuto a trovarmi l’anno scorso, intelligente come sempre. Sì, sono davvero molto affezionato alla Spal".
Lo scorso dicembre, quindi in epoca non sospetta, nel corso di una lunga intervista concessa ad Italo Cucci lei disse: “di questi tempi a proposito di squadra mi ha impressionato la Spal”. "Vero. Ricordo perfettamente. Ho seguito la Spal praticamente per tutto il campionato, con la speranza che facesse bene. Direi che è andata anche oltre le aspettative. Meritatamente, lo sottolineo. Giocatori bravissimi. Ho proprio fatto il tifo. Per tutto il contesto: bello, mi ricordava e mi ricorda i bei tempi, il rapporto di papà con Mazza e la realtà spallina e ferrarese. A proposito, che clima si respira in città?"
Di grande entusiasmo, basti pensare ai 9.000 abbonamenti..."Incredibile. Città stupenda, merita questo ritorno in A: una squadra forte trasmette dinamismo a tutto il tessuto locale. Sono sinceramente legato alla Spal".
Cosa rammenta delle vecchie gare tra Inter e Spal?"I giocatori, tipo Morbello. Al di là delle partite a San Siro, venivo spesso a Ferrara, ho visto più di una partita lì. Compresa l’ultima della Spal contro l’Inter prima del recente ritorno in A. Credo fosse la primavera del (il 17 marzo; ndr), c’era ancora Herrera alla guida della squadra. Fui io a rappresentare la società, perchè papà era ancora formalmente presidente ma di fatto aveva già ceduto il club (a Ivanoe Fraizzoli; ndr). Vincemmo, giocando con tutti i nostri migliori elementi, da Burgnich a Facchetti, da Suarez a Mazzola e Corso".
Domenica sarà a San Siro?"Spero proprio di sì. Ho il compleanno di un nipote, ma vorrei assistere a questa partita".
Dall’esito scontato? "Mah, mah, mah... Non credo che Spalletti sia così superficiale da sottovalutare una squadra come la Spal. L’ho vista in tv contro la Lazio e sono rimasto piacevolmente meravigliato dall’assenza di timore con cui ha giocato, dalla naturale spigliatezza espressa, dalla personalità esibita. Per l’Inter, domenica, non sarà una partita facile. Prevedo una gara interessante".
Avendo seguito la Spal durante la scorsa stagione e, come ha detto, recentemente con la Lazio, c’è qualche giocatore che l’ha colpita? "Sono rimasto impressionato dal laterale destro, Lazzari. Ma voglio sottolineare due aspetti: la bravura dell’allenatore, ed il fatto che nello scorso campionato tutti, ma proprio tutti, hanno dato un tangibile contributo al percorso compiuto, alla vittoria finale. Se poi devo estrapolare un altro nome, uno solo, anche alla luce di Lazio-Spal, allora dico Mora: che carattere! Fantastico. In ogni squadra sarebbe essenziale avere un giocatore del genere".
La conosce proprio, la Spal. "Certo. Come dicevo, l’ho seguita e la seguo. Sarà un piacere, sarà molto bello, rivederla a San Siro dopo tantissimo tempo".
(Fonte: Paolo Negri, La Nuova Ferrara 08/09/17)
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