Le parole di Antonio Conte al termine del match contro l'Atalanta arrivano come un uragano in casa Inter: il tecnico ha attaccato duramente la società, tanto che ora l'ipotesi di un addio a fine stagione risulta tutt'altro che inimmaginabile. Panorama spiega i motivi di un malessere che ha serpeggiato per mesi e che rischia di travolgere nuovamente la serenità del club.
primo piano
Panorama – Inter, tutti i motivi del malessere di Conte. E ora l’addio non è da escludere
Durissimo sfogo del tecnico nerazzurro
CRITICHE - "Conte ha sofferto tantissimo l'impressione di essere stato preso anche per fare da capro espiatorio nei confronti dei tifosi. [...] Ha preso una squadra lontanissima dalla Juventus e l'ha avvicinata, anche se il meno uno finale può ingannare come un'illusione ottica. Eppure a lungo si è sentito esposto alla critica, sia quando le cose andavano bene (sottovalutando secondo lui l'importanza dei progressi), sia quando sono andate male. Nessuna protezione significa, ad esempio, aver sofferto le critiche molto dure dei media nel momento più difficile della stagione, i paragoni impietosi con la Juventus, l'aspettativa di essere subito vincente e obiettivi non dichiarati apertamente dal club".
MERCATO - "La fatica per avere Lukaku la scorsa estate ha logorato lui e i rapporti con Marotta e i mancati rinforzi richiesti a gennaio hanno reso più profonda la differenza di valutazione. Voleva Vidal e ha avuto Eriksen, poco compatibile col suo gioco. Ha fatto quasi tutta la stagione con due soli attaccanti più un ragazzo del 2002 come Esposito, a centrocampo era corto e con qualche infortunio di troppo. Tutti difetti correggibili anche con la volontà della proprietà cinese che, però, Conte sente lontana. La mediazione di Marotta non è evidentemente bastata".
© RIPRODUZIONE RISERVATA