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Thiago Motta, nell'intervista concessa a Sky, conferma di aver ripetutamente chiesto la cessione all'Inter a gennaio: "In effetti ho parlato tante volte con Moratti, ma anche con Branca e il mister Ranieri. Anche perché la verità è che se io non fossi andato via in quel momento, comunque sarei andato via a giugno. E a me questa cosa non andava bene, perché non mi sarei sentito bene a stare in un posto sapendo che in futuro sarei dovuto andare via. Allora ho preferito fare le valige subito".
E al Psg Motta sembra aver ritrovato anche solidità fisica: "Qui non ho subito infortuni, a volte anche la testa conta tantissimo e qui io mi trovo molto bene, mi sento uno importante per la squadra. All'Inter era diverso".
Ma che opinione ha Motta di Andrea Stramaccioni e del suo gioco? "Da quando il Barcellona ha iniziato con il suo modello, tutti vogliono cercare di imitarlo. E’ un modo di cambiare qualcosa che magari un allenatore di una certa esperienza non può fare. Lui ha dimostrato con la Primavera di aver fatto un grandissimo lavoro e speriamo che possa farlo anche in prima squadra, però non è semplice, perché dipende anche dalla società, dai giocatori, dal supporto che ti danno. Vediamo, è difficile prevedere cosa possa fare nel prossimo futuro. Una cosa però è certa: senza Eto’o l’Inter ha perso tantissimo. Era un giocatore troppo importante perché in una partita in cui magari la squadra non stava bene, s’inventava un gol e cambiava tutto"
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