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MOU, POCHI CONCETTI, CHIARI COME SEMPRE: “LA GARA CON LA JUVE VALE SEMPRE 3 PUNTI, E NOI SAREMO COMUNQUE PRIMI”

PRIMI IN CLASSIFICA COMUNQUE VADA – «Juventus-Inter vale sempre 3 punti e noi siamo sicuri che usciremo da Torino ancora primi». Sono le certezze che Josè Mourinho esibisce alla vigilia del big match di Torino. L’Inter dello Special...

Giovanni Montopoli

PRIMI IN CLASSIFICA COMUNQUE VADA - «Juventus-Inter vale sempre 3 punti e noi siamo sicuri che usciremo da Torino ancora primi». Sono le certezze che Josè Mourinho esibisce alla vigilia del big match di Torino. L'Inter dello Special One fa visita alla Juventus con un ampio vantaggio da gestire. I nerazzurri hanno 8 lunghezze di margine sui bianconeri, terzi ad un punto da Milan. «Ho capito lo scorso anno cosa significa Inter-Juventus. Però ad una squadra fa bene avere un allenatore che stia un pò fuori da queste emozioni. Non sono italiano, vivo questa partita da professionista e credo che questo sia positivo. È una gara importante, ci sono tante Juve-Inter nella storia», dice Mourinho nella conferenza a 24 ore dall'appuntamento dello stadio Olimpico. «Per me è una partita da 3 punti, gli stessi che abbiamo conquistato con la Fiorentina e che abbiamo perso con la Sampdoria. Noi abbiamo una certezza: usciremo da Torino primi», aggiunge. È troppo presto per emettere sentenze sul campionato. «Io di solito inizio a capire il campionato alla fine del girone d'andata, quando si arriva al 50% del cammino. Se lì c'è una squadra con qualche punto in più, si può iniziare a capire come finirà», dice Mourinho. «È ancora presto, mancano ancora 4-5 partite e questo è un torneo difficile. Nella stagione che ha preceduto il mio arrivo, l'Inter ha avuto 12 punti di vantaggio e a mezz'ora dalla fine del campionato aveva perso il titolo», spiega il portoghese. RABBIA JUVE - Domani sera nel big match di Torino Josè Mourinho si aspetta »una Juventus arrabbiata con se stessa« e per questo è convinto che per la sua Inter »sarà più difficile«. I bianconeri »non sono una squadra di bambini e quindi non credo saranno sotto pressione - è convinto il tecnico portoghese -, penso a Cannavaro, Camoranesi, Del Piero e Buffon e non me li immagino con la faccia spaventata«. Comunque andrà a finire, »l'unica cosa certa è che torneremo da Torino primi in classifica: con 11, 8 o 5 punti saremo in testa, ma non sarà un vantaggio definitivo«. D'altronde l'allenatore interista sottolinea che »solo quando è a metà si può iniziare a capire come finirà un campionato. Alla fine del girone d'andata mancano ancora quattro o cinque gare e mi sembra un campionato difficile«. Mourinho si augura soprattutto che a Torino non si verifichino problemi extracalcistici. »Non vedo alcuna ragione perchè quella di domani non sia solo una partita di calcio«, spiega il tecnico, definendo il silenzio stampa dei nerazzurri degli ultimi giorni come »una risposta positiva a quanto ci ha chiesto la Juve: volevano acqua e non benzina sul fuoco e il miglior modo è stato dire nulla, per non alimentare polemiche e non dare la possibilità che qualche parola fosse messa fuori contesto. Abbiamo risposto - ribadisce - come voleva la Juve«. A un giornalista che gli chiedeva chi gli stesse simpatico dei bianconeri ha risposto: »Nessuno. Dopodomani ti risponderò, ma oggi ti dico nessuno«. SCELTA TECNICA - «La scelta sarà esclusivamente tecnica». Josè Mourinho, allenatore dell'Inter, risponde così alle domande sull'eventuale impiego di Mario Balotelli nel big match in programma domani sul campo della Juventus. L'attaccante nerazzurro è stato oggetto di cori di una parte della tifoseria bianconera nelle ultime settimane. «La Juve ha chiesto di buttare acqua sul fuoco. Il modo migliore per riusciri è non parlare, per evitare di alimentare polemiche con parole che potrebbero essere interpretate fuori dal loro contesto», dice Mourinho spiegando il silenzio stampa adottato dalla società nerazzurra negli ultimi giorni. «Non vedo una sola ragione per cui la partita di domani non dovrebbe essere solo una partita di calcio», conclude.

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