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Quella manita rifilata dal Barcellona al suo Real Madrid gliela ricordano sempre. Mourinho però non ci pensa troppo: "Non sono abituato a farmi condizionare la vita dai brutti momenti. Piuttosto uso quelli belli. Quando c'è qualcosa che non va - confessa lo Special One all'emittente 'Veo7' - penso ai momenti positivi come la semifinale a Barcellona con l'Inter, uno dei momenti più belli della mia vita". Lo diceva pure Lucio Battisti: "Io lavoro e penso te"...
Le merengues come l'Inter e il Barça sono in corsa per tutte le competizioni. L'allenatore portoghese spera di non arrivare ad uno 'zero tituli': "Sarebbe triste e ingiusto perché ci stiamo impegnando tanto, ma non sarebbe una tragedia", sostiene.
Leo Messi di lui ha detto: "Qui a nessuno importa niente di quello che fa o dice". E Mou replica con stile:"Non ho mai pensato che non lo vorrei nella mia squadra, sarei solo un pazzo. Però c'è da dire che per comprarlo serve un miracolo, è impossibile".
E a chi gli domanda perché difende così tanto i giocatori delle sue squadre risponde: "Voglio che sentano che ci sia un leader a proteggerli". E se avete dubbi sul 'metodo Mou', provate a chiedere agli interisti...
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