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Mourinho: “Ho dato la mia vita all’Inter e ad ogni club. Ora lo United, ma è il successo che…”

In un momento così difficile per la sua carriera, Josè Mourinho ha spiegato quale rapporto lo lega al Manchester United e a tutti i club del passato: Inter compresa

Dario Di Noi

Josè Mourinho sta vivendo - probabilmente - il peggior momento della sua carriera di allenatore. Dopo l’esonero dalla panchina del Chelsea dello scorso anno, lo Special One è stato ingaggiato dal Manchester United per risollevare le sorti del club e pure le sue: dopo anni di vittorie, di sfide e di duelli con i più grandi tecnici, toccare un fondo simile rischia di compromettere la sua fama. I critici e i detrattori sono sempre dietro l’angolo, pronti a sbucare fuori al primo passo falso: qui di passaggi sbagliati ce ne sono stati parecchi, culminati con il disastro di Stamford Bridge. Un 4-0 così netto al suo ritorno nella casa del Chelsea non può che far rumore.

Al termine della sfida, lo stesso Mou - con amarezza - si è presentato ai microfoni della stampa. In conferenza, ha rilasciato queste dichiarazioni, legate anche ai club del suo passato: "E’ il successo che crea empatia tra i tifosi e gli allenatori. Ho 3 anni di contratto con il Manchester United e, se alla fine di questo periodo non avrò conquistato un titolo, è normale che i tifosi non proveranno niente di speciale per me. Il Chelsea ha vinto quattro Premier League nella sua storia. Tre con me, un’altra con una squadra che ho lasciato. L’empatia si costruisce con i successi. Ho amato tutti i club in cui ho lavorato fino ad ora. Ho un cuore professionale che mi tiene legato al club al 100 %. Quando stavo in Portogallo, non sono nato come tifoso del Porto ma ho dato la mia vita per il club. E così ho dato la mia vita per il Real Madrid, per l’Inter e per il Chelsea. Ora la mia vita è lo United. La mia natura professionale è questa. Sono al 100 % dentro al club".

(desporto.sapo.pt)