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Un professionista a 360 gradi. Per José Mourinho non ci sarebbe nessun problema ad allenare Juve o Milan nonostante due anni sulla panchina dell'Inter e un legame fortissimo con i tifosi nerazzurri. Lo Special One, come Conte del resto ("Sono il primo tifoso della squadra di cui difendo i colori"), direbbe sì a una nuova avventura nel campionato italiano, anche se la chiamata non dovesse arrivare dall'Inter.
"E se il Real Madrid giocasse contro il Chelsea, come nella semifinale di Champions League di quest'anno? Proverei ad andare nella direzione dove ci sono più miei amici. C'è lo stesso presidente? Lo stesso proprietario? Chi erano i miei giocatori? Sono grato a tutti loro. Li ho ripagati con il mio lavoro nella vittoria. Vincere di più, vincere di meno, non vincere, do tutto quello che ho a ogni club. Quando lascio i club dico solo le cose positive del club. Non sono il tipo di persona che lava i panni sporchi, no! Dico sempre cose positive. L'Inter! Ho vinto tutto con l'Inter. C'è un affetto speciale. Ma se un giorno dovessi andare in Italia e allenare una società rivale, non ci penserei due volte. Ho questo modo professionale di guardare alle cose. Mi sento bene con me stesso", dice il portoghese in un'intervista al Times.
(Times)
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