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Jose Mourinho è diventato, suo malgrado, protagonista della trattativa Eriksen: lo Special One continuerà a schierare il danese finché quest'ultimo sarà un giocatore del Tottenham.
In molti, hanno visto nelle risposte di Mourinho un po' di veleno nei confronti della sua amata Inter. La Gazzetta dello Sport analizza così il comportamento dello Special One.
"Non è un mistero che Mourinho sia stato sfiorato da un pensiero veloce - tornare a lavorare alla Pinetina - quando si capì che i giorni di Spalletti erano finiti e prima che fosse certo che sarebbero iniziati quelli di Conte. E non è un mistero che a certe condizioni sarebbe tornato, se Beppe Marotta lo avesse scelto.
Oggi l’amore incondizionato che Mou ha nutrito, e dichiarato, nei confronti dell’Inter per anni dopo il suo addio si è trasformato. In un vincolo che riguarda ormai solo la gente nerazzurra, non un club profondamente cambiato rispetto ai suoi tempi. E Conte è l’allenatore che è stato preferito a lui. Quello che arriva dopo di lui nei club ai quali il portoghese si è sentito più legato: ai tempi il Chelsea, oggi l’Inter".
La vicenda Eriksen
"Pensare che Mourinho possa pensare aprioristicamente ad un dispetto all’Inter, frenando l’affare, significherebbe fare un torto allo spessore dello Special One. Avere il dubbio che non faccia e non farà nulla per favorirlo significa conoscere il suo credo di professionista che si mette al di sopra di tutto e di qualunque parte, nel rispetto del club per cui lavora".
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