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José Mourinho insiste. Non basta il talento per potersi affermare a grandi livelli, serve anche una determinata testa. Il tecnico nerazzurro sa che il vivaio della Beneamata può sfornare grandi talenti, e non vuole che questi si perdano: “Ho dei ragazzi all’Inter che non si rendono conto di quanto sono fortunati e mi distrugge quando so di avere un giovane di talento e con delle possibilità, che, però, non lo capisce. Molti lo capiscono quando ormai sono a fine carriera e pensano “ho fatto un errore, ho perso la mia occasione”. Ma come deve essere un calciatore per attirare Mourinho? “Deve avere un mix di qualità: ovvero, ambizione, passione e desiderio, ma ovviamente ci deve essere anche una buona tecnica di base e l’intelligenza tattica di capire l’evoluzione di una partita. Poi sta all’allenatore lavorare su questo materiale e nel giro di un anno o due puoi avere il prodotto finito e sentirti orgoglioso. Un esempio? Davide Santon, che ora ha 18 anni e gioca con la Nazionale italiana, ma che prima dei 16 anni e mezzo non era nessuno”.
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