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Mourinho: “Tre anni fa dissi no al Milan, un piacere tremendo aver preso quella decisione”

Matteo Pifferi

Intervenuto in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Milan, José Mourinho ha parlato così della partita, raccontando anche un retroscena

Intervenuto in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Milan, José Mourinho ha parlato così della partita, raccontando anche un retroscena:

"Non mi è piaciuta la mia squadra e l’arbitro, non mi è piaciuto il signor arbitro del VAR. Siamo stati sempre nella partita anche con l’1-0 e di più sul 2-0, fino al rosso di Karsdorp. Però con un livello tecnico basso, abbiamo perso palle in situazioni di grande facilità e il secondo gol è un esempio chiaro come il secondo rigore, palle perse in maniera incredibile. C'è stata una mancanza di qualità tecnica che non ci ha permesso di costruire di più. Il carattere sì, c’è sempre, è sempre un piacere vedere che siamo stati in partita ma il livello tecnico è stato veramente basso".

Arbitraggio

"Arbitro e VAR sono difficili da capire, da accettare. Sono alla Roma da 6/7 mesi e mi sto abituando, però è una cosa a cui non ci si deve mai abituare perché non è normale. Non ho visto una immagine in cui è davvero rigore quello di Abraham. Si vede il braccio aperto, non si sa se tocca o meno la palla. Non si vede niente. Il signore arbitro del VAR non può chiamare l’arbitro in una situazione di dubbio tremendo. Ho chiesto all'arbitro, ho parlato con lui a fine partite, di mandarmi l’immagine che lui ha visto a Trigoria perché noi non ne riusciamo a vedere nessuna. Poi il secondo rigore, se tu valuti gli altri episodi come quello su Zaniolo e Ibanez. Se ne dai uno, ne dai poi tre. Non può esserci differenza di questo livello nei criteri di arbitraggio. Gli arbitri e il VAR mi devono qualche spiegazione visuale devo capire un po’ le loro decisioni. Se mi mandano le immagini del rigore e le differenze con Zaniolo, sarò il primo a chiedere scusa di queste mie parole".

Accoglienza San Siro

"Sarà emozionante quando torno a giocare qua contro l'Inter. Quando vedo come ha reagito San Siro mi fa un piacere molto grande. Ho avuto tre anni fa la proprietà del Milan a Londra che mi voleva convincere a venire qua a Milano e dopo tre giorni ho deciso di no, oggi mi fa un piacere tremendo aver preso quella decisione. Perché? Sono un professionista, ma esiste spazio nella professionalità per avere delle passioni e l’antagonismo alle passioni. Devo dire che sono appassionato della Roma, darò tutto alla Roma. Ovviamente voglio vincere anche contro l'Inter. Ma tornando indietro, dopo quello che è successo oggi mi fa un piacere doppio aver risposto di no. Loro sono venuti ma ho detto ‘torna a casa, io non vado’".