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"Una cosa e' parlare di un'intervista che ho rilasciato e che si puo' vedere, un'altra e' parlare di quello che uno sostiene io abbia detto. E su questo non rispondo, non sto a questo gioco". Jose' Mourinho liquida cosi' le ennesime indiscrezioni sul suo rapporto con Pogba, al quale avrebbe detto "sei come un virus" davanti a tutto lo spogliatoio. Lo Special One preferisce guardare alla sfida di domani con l'Arsenal, "un'ottima squadra con un'ottima striscia di risultati, che puo' permettersi di far riposare alcuni giocatori in Europa League. Sara' una partita molto difficile per noi ma anche per loro nonostante i nostri problemi di formazione". Out infatti Young, con Valencia, Dalot e Darmian che si giocano una maglia a destra, Shaw e Lukaku non stanno benissimo e anche Smalling e Bailly potrebbero non recuperare.
"Avremo ancora qualche problema, dovremo adattare dei giocatori in altri ruoli e cercare di avere un equilibrio di squadra ma lotteremo e proveremo a vincere come sempre". Lo United e' oggi settimo, a pari punti con l'Everton, "ma anche se l'Everton ha fatto investimenti fenomenali, non penso che a fine stagione sara' davanti a noi. Penso che alla fine le prime sei saranno quelle che si immaginano".
E a questo proposito, Mourinho ci tiene a precisare alcune dichiarazioni pubblicate oggi dai media inglesi e sul fatto che per portare il Manchester United in Champions servirebbe "un miracolo". "Se ho usato quella parola, non era quella che pensavo. Abbiamo un gap di 8-9 punti da recuperare e non penso ci sia bisogno di un miracolo. Bisogna solo non buttare via i punti dove non dobbiamo farlo e fare una bella striscia di risultato. Prima della gara col Palace avevo detto che il mio obiettivo era essere fra le prime quattro entro fine dicembre. Ora l'obiettivo e' cambiato, dobbiamo provare ad avvicinarci a queste posizioni, sperando di essere meno sfortunati con i problemi che abbiamo e che alcuni giocatori facciano meglio di quanto stanno facendo".
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