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Dopo le biografie, più o meno autorizzate, Josè Mourinho diventa argomento della tesi di laurea in Linguaggio dei media di uno studente dell'Università Cattolica di Milano, a cui l'allenatore dell'Inter ha spiegato come si documenti prima di parlare e rivelato la sua ammirazione per Giovanni Trapattoni. 'Josè Mourinho, dalla tecnica calcistica alla tecnica di comunicazionè, è il titolo della tesi con cui Diego Scappini si è laureato con il massimo dei voti in Lettere e Filosofia. Mourinho «può definirsi unico nel panorama sportivo attuale, solo lui ha il dono di trasformare in 'oro mediaticò tutto ciò che esterna davanti alle telecamere», scrive nell'introduzione lo studente, che ha ripercorso le dichiarazioni più clamorose del tecnico, ne ha studiato l'impatto sui giornali ed ha evidenziato il suo appeal mediatico. Lo studente si è chiesto anche quanto di spontaneo e quanto di preparato ci sia nelle dichiarazioni di Mourinho. Anzi, lo ha chiesto allo stesso portoghese. «Mi documento e mi preparo per non dire inesattezze o commettere errori, ma - ha chiarito Mourinho - non mi presento certo in sala stampa con il 'gobbò degli attori di teatro. Dico quello che penso e che sento». L'allenatore interista ha spiegato anche dove trovi le motivazioni per provare a rendere al meglio nel suo lavoro. «Sono ambizioso e voglio vincere, sempre. Qualsiasi cosa faccia. Alzo il livello degli obiettivi ogni volta e trovo soddisfazione solo nelle vittorie, che aprono sempre la porta a nuove sfide - ha detto -. Non sono mai pienamente soddisfatto, perchè si può sempre crescere e migliorare. Quando il fuoco dentro di me si spegnerà, vorrà dire che non devo più fare questo lavoro. Ma quando vedo Trapattoni, lo guardo con ammirazione e spero di avere la sua forza e la sua grinta tra 30 anni».
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