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La vincitrice della Champions League contro la vincitrice dell'Europa League. Il Real Madrid contro il suo ex allenatore, oggi allo United, José Mourinho. In un'intervista pubblicata dal sito dell'UEFA, l'allenatore portoghese ha parlato della sfida dell'8 agosto e non solo: "E' un'opportunità fantastica, giocheremo contro la migliore squadra d'Europa ed è sicuramente un altro tipo di gara rispetto a quelle giocate come amichevoli negli States. E' un'altra cosa giocare contro di loro quando sono in perfette condizioni e sono completamente motivati. I miei giocatori non hanno ancora molta esperienza, sono giovani. La scorsa stagione abbiamo giocato in Europa League e ci ha aiutato a crescere, ma ora siamo tornati in Champions e giocheremo la Supercoppa contro la migliore d'Europa, una grande opportunità".
-Mai vinta la Supercoppa Europea da allenatore, che significato avrebbe vincerla?
Ogni volta che ho giocato la Supercoppa UEFA ha vinto chi aveva vinto l'Europa League. Quando ho vinto la Champions League con il Porto sono andato via a fine stagione. Quando ho vinto con l'Inter, ho lasciato l'Inter dopo la finale di CL. Così non ho mai giocato la Supercoppa con la squadra più forte. Questa volta è lo stesso, alleno il Manchester United che giocherà contro il Real Madrid la vincente della Champions League. Speriamo che questa volta ce la faremo.
-Che significato ha per lei affrontare la sua ex squadra?
Non penso a loro come al mio ex club, è qualcosa che ho pensato molte volte. Perché ho lasciato il Porto e due mesi dopo stavo giocando in CL contro di loro. Ho lasciato il Chelsea e qualche mese più tardi gli ho giocato contro con il Manchester United. Non vedo la squadra che ho di fronte come il mio ex club, non del tutto. Io vedo solo il Real Madrid per ciò che è, un grande club, campione d'Europa, e questa è la motivazione per noi.
-Quali sono gli obiettivi di questa stagione in cui lei e la sua squadra giocate la CL?
Siamo di nuovo in corsa. Il Manchester United è tra i primi tre club al mondo, senza dubbio, ma una cosa è il club e una cosa le credenziali nelle competizioni della squadra, quelle sono un'altra cosa. Abbiamo un club importante alle spalle, ma non possiamo ancora confrontare il nostro potenziale con i grossi club europei. Stiamo cercando di andare avanti passo dopo passo con umiltà e il primo passo è finire tra le prime tre nei gironi e poi vedere che succede nella fase ad eliminazione diretta della CL, là può accadere di tutto. Il club sarà sempre grandissimo, ma il nostro compito è quello di riportare la squadra all'altezza ed è molto complicato oggi. Prima i top club erano economicamente potenti e ora ci sono club che hanno poca storia ma grande prestigio e tanti soldi e questo cambia tutto. La mia sensazione è che io voglio una squadra che vada di pari passo con la storia del club, una sensazione che ho avuto la fortuna di sentire in tutti i club che ho allenato. Ed è la stessa sensazione per l'Inter e per il Real Madrid. Dobbiamo migliorare per raggiungere quel livello.
(Fonte: uefa.com)
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