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Murillo: “Inter Campus mi ha fatto del bene. Io ambasciatore? Un onore”

Il difensore colombiano dell'Inter a 7 anni era uno dei bambini del progetto ideato dalla famiglia Moratti e dice: "Ci hanno dato valori importanti"

Eva A. Provenzano

L'Inter l'ha amata già da bambino e non è una frase di circostanza. L'ha amata fin da piccolo perché  sulla sua strada ha incrociato Inter Campus, il progetto umanitario, ideato dalla famiglia Moratti, che unisce calcio e beneficenza e che aiuta migliaia di bambini in tutto il mondo. In Colombia, la Fondazione nerazzurra,  ha l'obiettivo di "riempire in modo sano e costruttivo il tempo libero dei bambini tenendoli lontani dal narcotraffico e dalla guerriglia". Aveva sette anni Jeison quando conobbe i colori interisti e oggi che veste la maglia nerazzurra racconta quell'esperienza con grande emozione: «L'obiettivo degli Inter Campus va oltre il solo calcio. L'organizzazione si occupa soprattutto degli esseri umani, della loro personalità, di tutti i valori di cui un ragazzino ha bisogno per crescere e, al di là del calcio, lo scopo è quello di svilupparne le potenzialità. Credo che l'attività che Inter Campus e la società Inter portano avanti sia eccezionale, sarebbe auspicabile trovare sempre soluzioni del genere. Nei mesi di Inter Campus abbiamo imparato a contare sempre su noi stessi. Ci hanno insegnato dei valori, quelli importanti per una persona. Eravamo molto piccoli e abbiamo sempre cercato di comprendere il bene che ci è stato fatto».

Il difensore interista ha parlato della sua esperienza con il sito ufficiale dell'Inter e ha aggiunto: «Mi ricordo di un'atmosfera di grande positività. Ci trasmettevano valori positivi che avremmo poi riportato nelle nostre famiglie, nella vita quotidiana, ne assorbivamo ogni momento. Aspettavamo quelle persone con grande ansia, portavano allegria e novità. Ad esempio era divertente quando qualcuno tentava di parlare con noi in una lingua che non conoscevamo. Per me sarebbe un onore. Se sarà ora o quando mi ritirerò, per me sarà sempre un onore aiutare i piccoli che hanno bisogno, cercando di dare sempre il buon esempio. Conta insegnare agli altri il rispetto per se stessi e per chi ci sta accanto, ma l'umiltà innanzitutto, quella non bisogna mai perderla. È quello che ci consente di raggiungere grandi traguardi, senza mai smettere di crederci».

(Fonte: inter.it)

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